Acthung Acthung ventennio Giorgia.

Crisi eco-climatica, guerra, emergenza sociale, diritti del lavoro, democrazia:

serve un’alternativa di società!

Assemblea nazionale di convergenza

Roma – sabato 1 ottobre ore 10.00-17.30

Scup Sportculturapopolare – Via della Stazione Tuscolana 84

Per discutere tutte e tutti assieme il nuovo quadro politico-sociale in cui dovranno collocarsi le lotte, per confrontarsi su come attraversare collettivamente un autunno drammatico, per proporre percorsi di mobilitazione sociale capaci di costruire luoghi e orizzonti comuni per tutte le persone e le realtà che sono in campi per un’alternativa di società.

Siamo alle soglie di un autunno drammatico. L’inflazione e l’impennata dei prezzi dell’energia prefigurano una stagione di pesante peggioramento delle condizioni di vita di ampie fasce di popolazione e di possibile chiusura di moltissime attività economiche.

Tutto questo dentro un contesto di crisi plurime di un modello economico che ha già prodotto emergenza sociale e povertà, attacco ai diritti del lavoro, una guerra che rischia di precipitare tutte e tutti nel baratro e una crisi eco-climatica che ha mostrato, per tutta l’estate, l’anteprima delle devastazioni possibili.

Tutto questo dentro un contesto di crisi della democrazia e della rappresentanza, con l’arrivo di un governo di destra. Un governo che, mantenendo inalterata l’agenda delle politiche liberiste, peggiorerà il clima sociale mettendo a rischio i diritti delle donne, i diritti civili, il reddito di cittadinanza per le fasce di povertà e i diritti dei migranti.  

In questi anni, molte realtà sociali hanno contribuito a costruire importanti percorsi di convergenza dal basso, affermando come dalle multiple crisi del modello dominante si possa uscire solo costruendo un’altra società. Sono stati percorsi ricchi, articolati, inclusivi, che hanno permesso l’intreccio tra esperienze di lotta e culture differenti. Sono percorsi che richiedono un ulteriore salto di qualità nella loro capacità di convergenza, sia per allargare il perimetro di quanti vi partecipano, sia per essere capaci di trasmettere indignazione e speranza ad una società che vive di paura e di rancore.