Cinemambiente ha premiato un docufilm di Massimiliano Mazzotta con le seguenti motivazioni: << Un docufilm di denuncia che lancia un forte messaggio al mondo, attraverso un viaggio che dalla Sardegna passando per il Veneto arriva in Gran Bretagna e pone l’attenzione su una tematica sempre attuale: contrastare una economia basata sulla produzione sfrenata di oggetti di uso comune, che antepone gli interessi economici a discapito del benessere della comunità e dell’ambiente. Un documentario scomodo, per sollecitare una presa di coscienza e mettere in atto un’azione collettiva per contrastare le derive che colpiscono tutti in termini di perdita di ambiente e salute in maniera irreversibile. È necessaria un’inversione di rotta. In fondo, siamo fatti di chimica, ma di chimica naturale.>>
Peccato che sulla tematica il viaggio dell’autore di “Chemical Bros” abbia -dalla Sardegna passando per il Veneto fino in Gran Bretagna- bypassato mezzo secolo di lotte al polo chimico di Spinetta Marengo (Alessandria), forse perché esso meriterebbe un film a sé. All’uopo, possiamo suggerirgli le trame raccontate in “Ambiente Delitto Perfetto”, “L’avventurosa storia del giornalismo di Lino Balza”, “Luigi Mara & Medicina Democratica” e infine “Pfas Basta” tuttora attualissimo e in corso di compimento.