A proposito di “prostituzione intellettuale”, nella fattispecie “prostituzione giornalistica”, clicca qui cosa pensano nel mondo della libertà di stampa italiana. L’Italia vergogna d’Europa. ‘Reporter senza frontiere’, il più accreditato organismo indipendente che si occupa di questo tema a livello globale, certifica che la libertà di stampa in Italia è una illusione: l’Italia in classifica è scesa al 58° posto perdendo ben 17 posizioni. Commenta Stefano Carugno, direttore de “Il Caffè”: quello dell’Italia è ormai un caso mondiale, non c’è una stampa libera di scrivere in maniera indipendente, il pluralismo -mascherato da un gran numero di giornali e tv fintamente schierati a destra e a sinistra- è una parvenza di democrazia bensì sinonimo di spartizione politica ed economica , il giornalista è “costretto” a conformarsi alla linea editoriale della propria testata, rinunciando al proprio pensiero, autocensurandosi. L’autocensura si conforma alla prestazione sessuale a scopo di lucro, con carattere di abitualità e professionalità.