Il disegno di legge depositato dal senatore Mattia Crucioli “Norme relative alla cessazione della produzione e dell’impiego delle sostanze poli e perfluoroalchiliche” (clicca qui) è in piena corrispondenza con il Dossier (clicca qui) presentato da Legambiente in occasione della Giornata mondiale dell’acqua 2022 .
La road map di Legambiente infatti, in coincidenza degli obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, si pone il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dalla Direttiva Quadro Acque (2000/60), in particolare della messa al bando nella produzione e nella commercializzazione delle sostanze inquinanti, persistenti e bioaccumulabili, i PFAS, “per i quali la gravità della situazione è ben conosciuta e che, nonostante l’attivismo di associazioni e cittadini, continuano a rappresentare un pericolo per l’ambiente e per la salute delle persone”.
I PFAS, le sostanze perfluoroalchiliche, tossiche e sospette cancerogene in diverse patologie, nonché ampiamente riconosciute come interferenti endocrini, hanno contaminato aria e acque di vaste aree del Veneto e del Piemonte, e si stanno ritrovando anche in numerose parti d’Italia. Emblematici i casi della Solvay di Spinetta Marengo e della Miteni di Trissino. Per quest’ultima, finalmente chiusa dopo una gigantesca contaminazione delle falde che ha avvelenato centinaia di migliaia di abitanti, è in corso dal 2021 il processo penale a Vicenza; ad Alessandria sta per essere avviato. “Un caso paradossale” stigmatizza Andrea Minutolo, responsabile scientifico di Legambiente – “se si pensa che, nonostante la presenza di questo inquinante sia accertata fino al Po e nella falda esterna dello stabilimento, la Solvay ha chiesto e ottenuto dalla provincia di Alessandria l’estensione dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) per l’uso e la produzione di cC6O4. Attualmente, è perciò autorizzata a produrre 60 tonnellate/anno di cC6O4 e a scaricarne nel fiume Bormida fino a 940 Kg/anno”. E la popolazione neppure è sottoposta a monitoraggio del sangue.
Nel Disegno di Legge del senatore Crucioli si realizzerebbero gli obiettivi di Legambiente e di tutte le forze che da anni si stanno battendo: Greenpeace, Movimento di lotta per la salute Maccacaro, Mamme No Pfas, Comitato Stop Solvay, Friday for Future, Isde Medici per l’Ambiente. Infatti il DDL stabilisce –con termini temporali precisi e senza ambiguità- che “i limiti di scarico in aria, in acqua e nel sottosuolo dei PFAS siano portati allo zero tecnico, al pari delle acque potabili”; ovvero: “È vietato l’uso, la commercializzazione e la produzione di PFAS o di prodotti contenenti PFAS”. Infine esso “Detta norme per la realizzazione di misure di decontaminazione e di bonifica delle aree interessate dall’inquinamento da PFAS, per la ricerca finalizzata alla individuazione di materiali sostitutivi, alla riconversione produttiva e per il controllo sull’inquinamento”.