Costruire di nuovo a Spinetta Marengo un impianto di acido fluoridrico? O farne a meno? Perplessità aveva suscitato la cessione a Fluorsid da parte di Solvay Specialty Polymers Italy dello stabilimento di Porto Marghera, per decenni fornitore esclusivo di acido fluoridrico anidro al complesso di Spinetta Marengo, quale materia prima principale per la produzione di polimeri fluorurati, core business della multinazionale belga. Perplessità accresciute perché Fluorsid a sua volta si è immediatamente sbarazzata di Porto Marghera addirittura con un compratore completamente estraneo al comparto chimico: la londinese Blantyre Capital Limited, una società d’investimento per hotel e immobili. La quale, anzi, è specialista “value-add” nel rilevare aree da proprietà in situazioni di stress finanziario. Come peraltro avvenuto proprio a Venezia per il complesso residenziale sull’isola del Tronchetto. A farla breve, se l’operazione finale è speculativa, se Blantyre non ha ragione di tenere in vita Marghera, se Marghera non lo producesse più: da chi Alessandria si approvvigionerebbe l’acido fluoridrico? Considerando che è una materia prima con pochi produttori in Europa e soggetta a molte restrizioni per il suo pericolosissimo trasporto. Ci si chiede, anche se a pensare male si fa peccato, quale è per Spinetta la strategia di Solvay che nel 2018 si sbarazza di Marghera? Costruire di nuovo a Spinetta Marengo un impianto di acido fluoridrico? O farne a meno?