Pubblicizzato come «il sedativo più sicuro sul mercato», il talidomide ebbe grande diffusione in 47 Paesi in tutto il mondo, finché non ci si accorse che provocava gravi malformazioni neonatali: principalmente amelìa (assenza degli arti), vari gradi di focomelìa (riduzione delle ossa lunghe degli arti) e danni agli organi interni.
Bisognerà aspettare il 1961 perché il farmaco venga tolto dal mercato, ma ormai migliaia di bambini – almeno 20.000, e più di 400 in Italia – erano nati con quella che sarebbe stata chiamata in seguito sindrome da talidomide, senza contare i casi di aborto spontaneo e di morte fetale. Fra pochi giorni scade un termine che rischia di aggiungere un’ulteriore grande beffa ai danni incalcolabili provocati da quella vicenda. (continua…)