PFAS: contaminati il 30% di prodotti di uso quotidiano.

Un’indagine realizzata da Altroconsumo, in collaborazione con otto associazioni di consumatori a livello internazionale, ha svelato che il 30% di 229 prodotti di uso comune, tra cui tessuti per la cucina, articoli per l’arredamentoprodotti per la cura personale e materiali a contatto con gli alimenti, contiene PFAS, i cancerogeni “inquinanti eterni” che si accumulano nell’ambiente e nel nostro organismo, principalmente attraverso alimenti, acqua e polveri; mentre il 21% presenta PFAS che non rispettano la normativa UE attuale o quella che entrerà in vigore nel 2026. Clicca qui.
L’ultima inchiesta condotta da nove associazioni dei consumatori europee, tra cui la francese Que Choisir, più una canadese, ha cercato la presenza di Pfas in 230 prodotti di uso quotidiano, presenti in ogni stanza della nostra casa, dai cuscini alle tovaglie, dalle stoviglie ai cerotti, dal filo interdentale ai presevativi. Clicca qui tutto l’elenco dei prodotti fuorilegge: il Salotto/Sala da pranzo è la stanza con la maggiore concentrazione, poi la cucina, infine il bagno e la camera da letto.
Alcuni Stati, come la Danimarca, hanno già imposto il divieto sull’uso dei PFAS, mentre in Francia è stata approvata una normativa per eliminarli. In Italia non esiste ancora una legge nazionale specifica in merito. Solvay è il produttore monopolista italiano.  Al contrario, cinque Paesi membri dell’UE hanno chiesto all’Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche di restringere l’utilizzo dei PFAS in prodotti di consumo e industriali. Clicca qui.