La crisi non è per tutti. L’industria italiana della Difesa va a gonfie vele, esportando materiale (aerei, missili, droni, navi) con numeri da boom. Lo si scopre dalla relazione annuale sul commercio di armamenti appena inviata dal governo al Parlamento e letta in anteprima dal Fatto. Il documento descrive un 2024 monstre per il settore: rispetto al 2023, le autorizzazioni individuali per esportare materiale bellico sono aumentate del 35,34%, raggiungendo un valore di 6,45 miliardi di euro (l’anno prima erano a 4,76 miliardi). Molti di questi prodotti sono finiti a regimi o a Paesi con cui l’Italia ha avuto rapporti diplomatici difficili: l’Egitto, il Qatar, gli Emirati arabi, l’Arabia saudita. Continua cliccando qui.