E’ dimostrato che i Pfas, gli “inquinanti eterni” famigerati in medicina come “cancerogeni e distruttori endocrini”, penetrano nell’organismo umano anche per contatto tramite assorbimento nella pelle, oltre che per vie respiratoria e alimentare. Non sorprende più di tanto che l’allarme valga anche per l’uso dei preservativi maschili e femminili.
In America, ripresi dal Guardian, i test commissionati da Mamavation, blog di difesa della salute dei consumatori, condotti da un laboratorio certificato dall’Epa (ente federale di protezione ambientale), hanno verificato «la presenza di fluoro, un marcatore di Pfas, in 29 prodotti per la salute riproduttiva». Si tratta di marche acquistabili online, su Amazon o su altre piattaforme.
«Vagina e pene», scrivono gli scienziati del Green Science Policy Institute in un report «sono organi con un livello elevato di vasi sanguigni che rende la loro l’esposizione ai Pfas particolarmente pericolosa». <<E’ chimicamente certo che l’apparato riproduttivo femminile resta contaminato dai Pfas presenti nei preservativi soprattutto lubrificati, ma anche nei gel lubrificanti».