L’opposizione al tav in Valsusa non accenna a diminuire.

Dall’ennesimo corteo di protesta con oltre  un migliaio di persone, alcune decine di attivisti No Tav  hanno provato ad introdursi nel cantiere del tunnel a Chiomonte, in Val di Susa. Nel tradizionale assalto del sito, blindatissimo, da più punti, sono stati lanciati oggetti e qualche bomba-carta, mentre le forze dell’ordine in tenuta anti-sommossa hanno risposto con idranti e fumogeni. La tensione ha comportato la chiusura per qualche ora dell’autostrada del Frejus nel tratto tra Susa e Bardonecchia. 
 
La  manifestazione non è una novità. Lo è invece l’esplosione dei costi dell’opera certificata da un documento ufficiale della società costruttrice italo-francese Telt riportato ieri dal Sole 24 Ore: le sole opere della linea che dovrà scorrere sotto le Alpi avranno un costo di 11,1 miliardi di euro e non di 8,6 miliardi come previsto finora, circa il 30% in più, in soldi due miliardi e mezzo (le quote di competenza, salvo fondi europei, sono di 6,2 miliardi per l’Italia e 4,9 per la Francia.