Muhammed vittima della guerra, come tante altre, troppe, persone con disabilità.

“Fatto sbranare dai cani e lasciato morire da solo” a Gaza. Clicca qui.
Lo hanno fatto attaccare e sbranare da un cane, poi, agonizzante, lo hanno abbandonato in una stanza. La sua famiglia è stata cacciata con la promessa che lo avrebbero curato, ma quando i suoi cari sono tornati hanno trovato il corpo in stato di decomposizione. Lo hanno lasciato morire i  soldati di Tel Aviv , da solo, su un letto insanguinato, in preda a dolori atroci dopo essere stato attaccato da un cane dell’esercito. La mamma: “Era come gestire un bambino di un anno, era al livello di un neonato, lo nutrivo e gli cambiavo il pannolino. Prima di allora, eravamo stati sfollati almeno altre cinque volte. I militari israeliani, hanno sfondato la porta e gli hanno fatto scagliare contro uno dei loro cani addestrati per l’attacco. Non riesco a smettere di pensare alle sue urla e all’immagine di lui che cerca di liberarsi. Il cane gli ha morso il petto, poi ha continuato a morderlo e a sbranarlo sul braccio. Muhammed urlava e cercava di liberarsi mentre il sangue scorreva a fiotti”. La madre, insieme agli altri è stata costretta a lasciare la sua casa: quella porta chiusa e le urla di dolore che ne uscivano è l’ultima immagine che Nabila Ahmed Bhar ha di suo figlio Muhammed.