L’olocausto atomico a portata di mano.

Non vi è nessuna visione di una pace da raggiungere. La pace, semplicemente, non è prevista. Il  vertice di Washington  ha celebrato con toni trionfalistici il settantacinquesimo anniversario della Nato e  compiuto un notevole “passo in avanti” nella costruzione di un solido sistema di guerra dell’ Occidente contro  il resto del mondo. 
 
Per quanto riguarda l’assistenza militare all’Ucraina,  è stata preannunciata la fornitura di ogni tipo di arma offensiva con la capacità di colpire in profondità il territorio della Russia, al fine di consentire all’Ucraina di costruire… “una forza in grado di sconfiggere l’aggressione russa”. Poiché quest’obiettivo non è nè sarà a portata di mano, il progetto è quello di proseguire la guerra a tempo indeterminato. 
 
Perciò l’obiettivo, che si è posta anche la Meloni, è dedicare alla corsa al riarmo almeno il 2% del Pil annuo. Aggiungiamo la decisione di schierare, a partire dal 2026, missili nucleari a raggio intermedio in Germania, per delineare lo scenario prossimo venturo che ci riporta alla mente gli anni più bui della Guerra Fredda, quando il mondo viveva costantemente sotto la minaccia di un olocausto atomico e lo sfiorò per la crisi dei missili a Cuba e addirittura nel 1983 per un falso allarme. Clicca qui