E se si creasse anche in Italia un movimento antiabilista? Si potrebbe sintetizzare così la proposta di Marta Migliosi, attivista con disabilità, che avverte «l’esigenza di provare a collegare le singole persone disabili e/o neurodivergenti che fanno attivismo, per cercare di creare anche in Italia un movimento antiabilista, un’iniziativa “dal basso” che si sviluppi in senso orizzontale, per riflettere su come uscire dalla “bolla della disabilità” e incidere sulla società. Qualcosa che ci aiuti a capire come organizzarci e conoscerci, anche come persone singole che portano avanti “un pezzetto”»
(continua…)