Taranto respira aria di speranza dopo la sentenza della Corte di Giustizia UE.

La storica sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea rappresenta un passo decisivo nella lotta contro l’inquinamento dell’#Ilva di Taranto, una lotta che rappresenta le nostre speranze per il futuro.
 
In prima linea in questa guerra di civiltà ci sono stati i Genitori Tarantini, cittadine e cittadini caparbi che con la loro tenacia e il loro dolore hanno saputo scuotere le coscienze e portare alla luce la drammatica realtà di una città strangolata dall’inquinamento. La loro perseveranza, il loro rifiuto di arrendersi di fronte a ostacoli e indifferenza, sono un esempio per tutti noi.
 
La massima autorità europea ha infatti sancito quello che ogni buon padre di famiglia avrebbe detto, ossia che di fronte a pericoli gravi e rilevanti per l’ambiente e per la salute umana, la produzione dell’Ilva di Taranto dovrà essere sospesa. 
 
Spetta al Tribunale di Milano valutare adesso se le autorizzazioni dall’azienda ricevute mettono in pericolo la salute pubblica e non è un caso che sia stato presentato in questi giorni uno studio di impatto sanitario aggiornato “post operam” (dopo l’attuazione delle prescrizioni ambientali dell’AIA) volto nuovamente a considerare accettabile il rischio alla luce delle novità introdotte dall’attuazione dell’AIA nel 2023. Anche su questo occorrerà lavorare per riportare l’evidenza scientifica al servizio della salute pubblica. Clicca qui.