Record storico di 120 milioni di rifugiati.

Il numero delle persone in fuga nel mondo sono quest’anno 120 milioni, nuova cifra record.

È la conseguenza del mancato mantenimento della pace e dell’assenza di sicurezza in tantissimi Paesi. È quanto emerge dal nuovo rapporto Global Trends dell’Unhcr, Agenzia Onu per i rifugiati, diffuso alla vigilia della Giornata mondiale del rifugiato. In un comunicato, l’Unhcr sottolinea che “nonostante una narrativa dai toni spesso emergenziali e che tende a sovrastimare la portata reale dei flussi verso l’Italia e l’Europa, il 75% dei rifugiati viene accolto nei Paesi a basso e medio reddito. Lo scorso anno, sono state poco meno di 160mila le persone sbarcate sulle coste italiane”.

I paperoni e i paperini.

Poco meno di 50.000 persone in Italia (lo 0,1% degli italiani più ricchi) possiedono una ricchezza tre volte superiore a quella dei 25 milioni di italiani più poveri. 

Diverse fonti autorevoli confermano questa disparità preoccupante. Clicca qui. Le analisi e i dati di organizzazioni come Oxfam Italia e il Manifesto degli Economisti offrono un quadro preoccupante e sottolineano l’urgenza di politiche volte a ridurre le diseguaglianze e garantire una maggiore equità sociale.

La disuguaglianza in Italia rimane una realtà drammatica, con un divario sempre più ampio tra i più ricchi e i più poveri.

La povertà è ai massimi storici.

Il Report statistico Povertà 2024 della Caritas, incontrate e supportate 269.689 persone, registra che in Italia nel 2023 la povertà è ai massimi storici: dal 2019 il numero delle persone che bussano a parrocchie e diocesi in cerca di aiuto è esploso: l’aumento in quattro anni è stato del 40,7%sul 2019, gli Isee familiari medi degli assistiti sono di 4.316 euro, poco più di 350 euro al mese, due persone su tre sono genitori e le famiglie con figli minori sono quasi 151 mila, il 55,9% del totale. “Sono proprio i bambini sino a 3 anni a registrare l’incidenza più alta di povertà assoluta, pari al 14,7% a fronte del 9,8% della popolazione complessiva. Praticamente oggi, più di un bambino su 7 sino a 3 anni è povero in termini assoluti e lo sono ovviamente anche i suoi genitori. Nascere e crescere in una famiglia povera può essere il preludio di un futuro e di una vita connotata nella sua interezza da stati di deprivazione e povertà, anche in virtù del nesso che esiste tra povertà economica e povertà educativa”, osserva la Caritas.

Situazione in Italia secondo Unicef: 1,4 milioni di bambini e adolescenti in povertà assoluta. Clicca qui.

12 anni di carcere per aver aiutato un uomo affetto da sclerosi multipla costretto a raggiungere la Svizzera per porre fine alla sua sofferenza.

Nelle prossime ore la Corte Costituzionale sarà chiamata a pronunciarsi sul pietoso aiuto fornito a Massimiliano, toscano 44enne affetto da sclerosi multipla. Massimiliano (detto “Mib”) fu aiutato da Marco Cappato, rappresentante legale dell’Associazione Soccorso Civile, da Chiara Lalli e Felicetta Maltese a raggiungere la Svizzera per accedere alla morte volontaria assistita. Per poter compiere liberamente il suo ultimo passo in questa vita, Mib era stato costretto a espatriare in Svizzera nonostante fosse totalmente dipendente dall’assistenza di terze persone per sopravvivere e affetto da una patologia irreversibile.
 
Sebbene deciso a porre fine alla propria atroce sofferenza, in Italia Massimiliano avrebbe potuto incontrare ostacoli nell’accedere all’aiuto medico alla morte volontaria, diritto già riconosciuto da una sentenza del 2019 ma subordinato alla dipendenza da un trattamento di sostegno vitale inteso in senso restrittivo (come per esempio la ventilazione meccanica). Dopo averlo aiutato, Marco, Chiara e Felicetta si autodenunciarono ai Carabinieri di Firenze per l’aiuto fornito. Ora, se la Consulta dovesse riconfermare l’interpretazione restrittiva, Marco, Chiara e Felicetta andrebbero in galera per essere stati solidali con un essere umano morente e con la propria idea della dignità della vita umana su questa terra.
 
Così come nessuno deve poter legiferare nel presunto nome di Dio, nessuno Stato dovrebbe imporre agli individui la propria legge sulle questioni ultime e sulle questioni prime. Inizio e fine della vita, alfa e omega, dovrebbero essere lasciate alla sovranità dell’individuo su se stesso.