Sono stati istituiti nel 1998 da un governo di centro-sinistra con il nome di CPT, poi denominati CIE e infine rinominati CPR (Centri di Permanenza per i Rimpatri) e hanno molto in comune con i cosiddetti hotspot per migranti sui quali oggi si costruiscono le campagne elettorali. Restano prigioni nelle quale vengono recluse persone che non hanno commesso alcun reato ma non hanno i documenti in regola. Quattro nuclei familiari sospesi in un limbo che attendono di sapere se i loro cari torneranno a casa o saranno allontanati per sempre dall’Italia sono i protagonisti di uno dei migliori documentari sui CPR, Limbo, prodotto da Zalab in collaborazione con Rai3 qualche anno fa, e realizzato da Matteo Calore e Gustav Hofer. Il limbo dell’inferno non è lontano, abita nelle nostre città, solo che abbiamo imparato ad abituarci alla sua presenza. Meglio deportarli in Albania. Clicca qui.
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