Nelle prime righe dell’esposto alla Procura della Repubblica di Alessandria, nel 2009, scrissi “Non solo i lavoratori, anche gli abitanti della Fraschetta sono esposti ai danni del Pfoa. Infatti, presso la Fondazione Maugeri di Pavia (professor Minoia, dott.ssa Sottani), risultano allarmanti referti per esami ematici per il Pfoa, addirittura per una dipendente Solvay non esposta a lavorazioni che prevedono l’utilizzo della sostanza”. Proprio all’Irccs Maugeri in quegli anni aveva già creato il laboratorio sui “distruttori endocrini” il professor Luca Chiovato, ordinario di Endocrinologia all’Università di Pavia.
Oggi Chiovato conferma l’allarme scientifico internazionale sui Pfas: diminuzione della fertilità, ipertensione arteriosa durante la gravidanza, neonati sottopeso, abbassamento della risposta anticorpale in adulti e bambini, innalzamento dei livelli di colesterolo, aumento dei rischi di malattie alla tiroide, lesioni al fegato, colite ulcerosa, neoplasie ai reni e ai testicoli ecc.
In particolare gli effetti endocrino-metabolici incriminati riguardano principalmente gli assi gonadici e della tiroide. Dunque, per quanto riguarda gli ormoni regolatori dell’attività sessuale-riproduttiva: riduzione numero spermatozoi (e quindi infertilità), tumori del testicolo e malformazioni congenite, come il criptorchidismo nell’uomo, mancata discesa dei testicoli nel bambino, pubertà precoce e tumori femminili ormono-dipendenti, come quelli di mammella e utero nelle donne. Dunque, Mentre per quanto riguarda la tiroide: tumore , ipotiroidismo, soprattutto nei giovani e particolarmente temuto durante la gravidanza per le conseguenze che potrebbe avere sullo sviluppo mentale dei neonati, comparsa di obesità, diabete tipo 2, dislipidemia e malattie cardiovascolari. Dal punto di vista oncologico, i Pfas sono stati associati (IARC) con tumori del rene, del testicolo e della tiroide (carcinoma papillare: studio caso-controllo multicentrico Usa, Olanda, Israele pubblicato nel 2023).
Non ci sono antidoti per i Pfas.