Il Forum dei movimenti per l’acqua pubblica ricorrerà alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, che ha sede a Strasburgo, affinché l’Italia sia condannata per violazione dell’esito referendario del 2011 (quello che sancì la volontà degli italiani che l’acqua fosse gestita dal pubblico) per l’aumento delle tariffe che tale violazione ha determinato e per il conseguente peggioramento della qualità della vita personale e familiare. Tutelata, quest’ultima, dall’articolo 8 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. (continua)