Presenza di PFAS riconducibile ai materiali utilizzati nella realizzazione della Galleria di base ferroviaria del Ceneri.
L’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) ha ricercato i PFAS nelle acque di falda, mentre l’Associazione dei chimici cantonali svizzeri (ACCS) ha investigato la qualità delle acque potabili nella rete di distribuzione. In Ticino è confermata la presenza di PFAS nella falda che alimenta il Pozzo Pra Tiro a Chiasso. La Sezione protezione aria, acqua e suolo (SPAAS) del Dipartimento del territorio e il Laboratorio cantonale del Dipartimento della sanità e della socialità, congiuntamente al Comune di Sant’Antonino e al Comune di Capriasca, informano inoltre che l’analisi condotta dall’ACCS ha evidenziato la presenza di PFAS in due campioni di acqua potabile ticinesi, segnatamente dei Comuni di Capriasca e di Sant’Antonino.
La tossicità dei PFAS, i cosiddetti inquinanti eterni, è stata fino a ora sottovalutata. A lanciare l’allarme è un nuovo studio pubblicato dalla rivista Nature Geoscience, che traccia una nuova mappa mondiale, che comprende anche la Svizzera.