Dove esiste coercizione, segregazione, isolamento ed emarginazione, là è manicomio.

Non è stata realizzata la legge Basaglia del 1978 che avrebbe voluto abrogare i manicomi. Il sistema manicomiale che essa avrebbe voluto abrogare, rimane infatti ancora funzionante e operativo. Le logiche manicomiali sopravvivono, potenti e quasi intonse, nelle istituzioni psichiatriche del dopo-Basaglia. Per i poteri della psichiatria e per le ditte farmaceutiche, si tratta di un mercato potenziale vastissimo, ghiotto. Una volta entrato in cura psichiatrica, il paziente riceve quale trattamento principale una “terapia” di farmaci attivi sul sistema nervoso centrale: gli psicofarmaci. Come tutte le sostanze psicoattive, gli psicofarmaci causano dipendenza. A sua volta, il dispositivo del TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) di fatto impedisce a chiunque sia in cura da uno psichiatra liberarsi dal giogo farmaceutico, una volta che gli è aperta a carico una cartella clinica e gli si sono iniziati a somministrare gli psicofarmaci.  Il TSO è un atto violento, a cui concorrono le forze dell’ordine e nel corso del quale si sono segnalati numerosi morti. La Sezione Psichiatrica di Diagnosi e Cura, o SPDC, è un reparto ospedaliero, chiuso da porte blindate. e protetto da vetri antisfondamento In esso è attuato il TSO. Negli SPDC i pazienti sono frequentemente legati ai letti con le fascette. L’SPDC è l’unico luogo dove la legge prevede possano essere somministrati a forza gli psicofarmaci. Continua.