Dall’inchiesta internazionale, la mappa interattiva della concentrazione delle sostanze perfluoroalchiliche PFAS in Europa indica l’Italia per il più grave inquinamento di Pfas in Europa, e la Toscana è tra le zone più colpite e a rischio.
Andando a leggere i dati dell’annuario di Arpat appena presentato si apprende “il 70% delle stazioni in acque superficiali e il 30% delle stazioni in acque sotterranee monitorate in Toscana presenta residui di Pfas. Tutti i campioni del biota (animali e vegetali, pesci in primis) hanno residui di Pfas cioè nel 100% dei campioni monitorati”. E poi sempre Arpat scrive che “il 37% delle stazioni in acque superficiali monitorate supera gli standard europei di Pfas.”