28 mila litri di acido solforico affondati a Genova.

Anche un semirimorchio-cisterna contenente 28 mila litri di acido solforico, tra i quattro contenitori affondati al largo del Mar Ligure, dopo essersi sganciati dalla nave portacontainer Eurocargo Malta, a causa del mare in tempesta. L’incidente è accaduto a 10 miglia dalla costa, nell’area nota come il Santuario dei Cetacei. Il fondale del tratto di mare in cui è accaduto l’incidente è a 900 metri. Pericolo di inquinamento ambientale a seguito di sversamento.

Piattaforma per la ricostruzione del Servizio Sanitario Nazionale.

I Congressi per la salute/Rete nazionale salute e sanità hanno definito una piattaforma nazionale per il rilancio del diritto alla salute a partire dalla difesa e dal riconoscimento della preminenza della sanità pubblica. Il testo è il risultato della discussione svolta alla assemblea nazionale tenuta a Firenze il 17.06.2023 e alle successive riunioni e viene proposto come un “cappello” condiviso per orientare le proposte e le vertenze territoriali.

  1. Riorganizzare il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) laico, umanizzato e interamente a controllo e gestione pubblica, partecipata, democratica e popolare.2. Ridefinizione del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) non più basato su principi di aziendalizzazione e privatizzazione ma con la generazione diretta di servizi. 3. Adeguato incremento del finanziamento del Fondo Sanitario Nazionale con destinazione esclusivamente al Servizio Sanitario Nazionale di diritto pubblico. 4. Eliminazione del profittevole meccanismo dell’accreditamento e delle convenzioni con i privati, con l’immissione nel ruolo della dipendenza di medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e specialisti ambulatoriali convenzionati. 5. Recupero delle strutture sanitarie chiuse per i tagli lineari, inutilizzate e/o abbandonate su tutto il territorio nazionale. 6. Rilancio delle politiche di prevenzione, a partire da quella primaria, in tutte le attività, nei territori e nei luoghi di lavoro, partendo da condizioni ambientali ed ecosistemi, reddito, salario, lavoro, abitazione, istruzione e servizi. 7. Potenziare la rete dei consultori, secondo la L.405/75, che devono essere laici, gratuiti, aperti alle esigenze di salute e benessere delle donne e delle libere soggettività, senza discriminazioni di genere, età, fragilità, etnia, cultura, religione, classe, garantendo l’attuazione del diritto all’aborto, la promozione della contraccezione gratuita e la somministrazione della RU486 per l’IVG. Precludere l’accesso degli obiettori nel SSN pubblico. 8. Piano straordinario di assunzioni di personale a tempo indeterminato, stabilizzazione dei precari e reinternalizzazioni del personale e delle attività esternalizzate, abolendo il tetto di spesa e con adeguati standard normativi di personale. 9. Contratto Nazionale Unico per tutti i lavoratori e lavoratrici della sanità pubblica, convenzionata e privata, per superare le differenze giuridiche e contrattuali. 10. Eliminazione del numero chiuso universitario compresi i corsi di laurea delle professioni sociali e sanitarie e delle specializzazioni, formazione universitaria del medico di medicina generale con adeguamento di strutture, borse di studio e programmi. 11. Abolizione delle Casse e dei fondi privati di sanità integrativa e di malattia nei Contratti Collettivi di Lavoro Pubblici e Privati e della loro detraibilità fiscale. 12. Rifiuto di ogni Autonomia Regionale Differenziata 13. Ripristino dell’imposizione fiscale progressiva ed eliminazione del pareggio di bilancio in Costituzione. 14. Ridefinizione delle attuali competenze tra Stato, Regioni ed Enti Locali. 15. Abolizione di tutti i ticket sanitari, della pratica dell’intramoenia e dell’extramoenia, con l’esclusività del rapporto di lavoro, azzeramento delle scandalose liste d’attesa, introduzione nei LEA di tutta l’odontoiatria e delle patologie rare, orfane e invisibili. 16. Per la democrazia e contro la repressione nel SSN e nella sanità esternalizzata e accreditata, contro la sua gestione verticistica e autoritaria, aggravata dalle grandi dimensioni delle aziende sanitarie. Congressi per la salute/Rete nazionale salute e sanità

Un linguaggio universale per la pace.

Il sito di PeaceLink parla ora le lingue di tutto il mondo.

Traducendo le informazioni sulla pace in oltre trenta lingue, PeaceLink sta creando un canale attraverso il quale persone di ogni parte del mondo possono accedere a risorse cruciali e sviluppare una prospettiva globale sulla pace. Il sito è stato completamente tradotto anche in esperanto. Clicca qui.

2 milioni di persone sono in gravissimo pericolo!

A Gaza ci sono bambini, donne e uomini vittime di una guerra che sono impotenti, perché sono in una gabbia. Voi che non siete in una gabbia, avete l’opportunità di far sentire la vostra voce e di cambiare il destino di coloro che sono rinchiusi in questa gabbia.”

È l’Appello di Andrea De Domenico, Direttore OCHA/Onu Gerusalemme, alla conferenza stampa di presentazione della Marcia della Pace domenica 10 dicembre ad Assisi.

Insieme chiediamo al Parlamento e al Governo di intervenire e di sostenere gli sforzi del Segretario Generale dell’Onu per ottenere l’immediato cessate il fuoco.

“A Gaza, si soccorrano subito i feriti, si proteggano i civili, si facciano arrivare molti più aiuti umanitari. Si liberino gli ostaggi” Papa Francesco

LEGGI LA PROPOSTA

I Premi Bomprezzi-Capulli e il rapporto tra persone con disabilità e Sanità.

Con due eventi a Roma e a Milano, si è conclusa la terza edizione del Premio Bomprezzi per il buon giornalismo sulla disabilità, dedicato a colui che fu direttore responsabile di «Superando.it» e del Premio Capulli per il giornalismo positivo, in ricordo della giornalista Maria Grazia Capulli. Oltre a dar conto di tutti i riconoscimenti assegnati, riferiamo anche della contemporanea presentazione dell’indagine sul rapporto tra persone con disabilità e Sanità, secondo il quale per 8 italiani su 10 il Servizio Sanitario Nazionale non fornisce risposte adeguate alle stesse persone con disabilità (continua…)

Cieca? Lei non è obbligata ad andare al cinema…

«Cieca? Lei non è obbligata ad andare al cinema…»: con queste parole il gestore di un cinema di Treviso ha impedito l’accesso alla sala a una donna con disabilità visiva, accompagnata dal suo cane guida, violandone i diritti fondamentali e provocandole una profonda mortificazione. Il tutto non in un giorno qualsiasi, ma proprio il 3 dicembre, Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità. (continua…)

Solvay devolverà 12 milioni di euro alle Vittime del disastro ecosanitario?

La notizia è trapelata da Bollate, quartier generale della Solvay in Italia. L’antefatto. Si apprende dai documenti dell’assemblea generale straordinaria dell’8 dicembre che il colosso chimico offre ai suoi azionisti il ​​pagamento di un bonus complessivo di 12 milioni di euro alla sua amministratrice delegata Ilham Kadri. Lo conferma lo stesso ufficio stampa aziendale dopo le informazioni pubblicate su L’Echo e De Tijd. L’8 dicembre l’assemblea generale degli azionisti deciderà la scissione della multinazionale belga (22.000 occupati in 61 Paesi, con 99 siti produttivi e 20 centri ricerca) in due società indipendenti: Solvay diretta da Philippe Kerencome e Cinesco guidata da Kadri per concentrarsi sullo sviluppo di nuove generazioni di batterie per veicoli elettrici e su soluzioni che integrino l’idrogeno verde.

La scissione anticipa di tre anni il fine mandato della Ceo. Per la leader franco-marocchina non sembra una promozione dopo quattro anni, o forse lo è considerando la concessione di un “bonus eccezionale” pari a “12 milioni di euro in considerazione del suo impegno eccezionale nel contesto dell’attuazione del progetto di separazione parziale”. C’è da dire che l’insoddisfazione degli azionisti, pur “nel rendere omaggio alla Kadri gli anni di performance eccezionali alla guida del Gruppo” ha valutato la necessità “di migliorare la gestione dei costi e puntare alla riduzione del debito di bilancio dell’azienda”.

Amoveatur ut promveautur che sia, si tratta pur sempre di 12 milioni di euro. A questo punto la notizia bomba: il bonus destinato a risarcire le Vittime del disastro ecosanitario alessandrino. In celebrazione del 160° compleanno del Gruppo fondato da Ernest Solvay. Pare di sentirli al telefono gli avvocati, Dario Bolognesi: “Ma è come una ammissione di colpa al processo che sta per iniziare”, e Luca Santamaria: “E io che ero già pronto ad accusare anche questo PM di complotto”. Pare di vederlo il direttore imputato di disastro ambientale, Andrea Diotto. E il neo direttore, Stefano Colosio, che non alza la cornetta del telefono perché non saprebbe rispondere agli incontenibili giornalisti, soprattutto locali, se la sua casacca è Solvay o Cinesco: “A Bollate sono in tilt”.

Però, a chi scrive, questa notizia bomba, del risarcimento alle Vittime,  sembra una fake news messa in giro nel headquarters di Bollate, da Bruxelles evidentemente non premiabile per i non brillanti 6 siti produttivi italiani:  fatturato di 2.570 milioni di euro e qualche impatto ambientale di troppo, a paragone del  fatturato di 13,4 miliardi di euro del Gruppo Solvay.  L’intento scandalistico era far rumore facendo leva sull’enormità del cadeau alla Kadri associata al suo inverosimile sacrificio, neanche parziale, a favore del risarcimento alle Vittime. Fatti i conti, tutti sono portati a pensare, però,  che un’azienda  che può permettersi un regalino di Natale di 12 milioni, in quanto agli azionisti vanno miliardi di profitti, dovrebbe eticamente risarcire le proprie Vittime. Ovvero dovrebbe essere obbligata dalla legge. A Bruxelles, domani, festa del dogma dell’Immacolata Concezione, l’assemblea generale straordinaria della multinazionale negherà come un assioma queste considerazioni. 

Le Iene tra le Vittime del Paese dei veleni.

Parlano le Vittime del disastro ecosanitario della Solvay di Spinetta Marengo. Alle quali sono anche negati gli esami del sangue. Il presidente della Regione Piemonte, Alberto  Cirio, ci fa una figura di m…. Nella prossima puntata, il sindaco di Alessandria, Giorgio Abonante, dovrà rispondere perché non ferma le produzioni inquinanti benchè sia per legge la massima autorità sanitaria locale. 

https://www.rete-ambientalista.it/2023/12/03/sicuri-cancerogeni-ma-il-sindaco-non-li-ferma/

https://www.rete-ambientalista.it/2023/12/03/i-pfas-al-bando-come-lamianto/

https://www.rete-ambientalista.it/2023/12/03/il-sindaco-di-alessandria-non-e-imputato-al-processo-solvay/

https://www.rete-ambientalista.it/2023/11/27/pfas-e-solvay-tra-i-responsabili-accusati-da-papa-francesco/

La questione Pfas sempre più al centro dell’informazione.

Pfoa, uno studio internazionale conferma: “È cancerogeno per le persone e tossico per l’ambiente”

ISDE: «Per la IARC i PFOA sono sicuramente cancerogeni. Stop ai PFAS e bonifiche subito

«Quel tipo di Pfas, il Pfoa, è certamente cancerogeno»: occhi puntati sull’acqua potabile di mezz’Italia

Gli Pfas ora sono “certamente cancerogeni”, svolta storica con la nuova classificazione dello IARC

Perché i Pfas sono cancerogeni – Startmag

La IARC decreta alcuni PFAS cancerogeni per l’uomo – Rinnovabili.it

Pfas, gli esperti dello Iarc alzano i livelli di cancerogenicità di Pfoa e Pfos | il Salvagente

SALUTE IN PERICOLO, I PFOA SONO CANCEROGENI – ByoBlu

PFAS, eliminato l’ultimo dubbio: “sono cancerogeni certi” – L’INDIPENDENTE

Tolto ogni dubbio sul Pfoa: «È cancerogeno» | G. di Vicenza

Pfas, uno studio toglie ogni dubbio: sono cancerogeni – Corriere del Veneto

Pfas, ora non ci sono più alibi: ‘Sono sostanze certamente cancerogene’. Lo studio …

Livelli più alti di pericolosità, lo studio: «I Pfas sono cancerogeni» | L’Arena

Inquinamento da Pfas in Veneto, il composto Pfoa classificato come cancerogeno per l’uomo

Studio di 30 scienziati allo Iarc pubblicato dal Lancet spiega la cancerogenicità di Pfoa e Pfos

Pfas, i genitori in aula per la prima volta: «Tante patologie, colpiti i nostri figli» | Corriere.it

I Pfas sono collegati all’aumento delle malattie cardiovascolari – Corriere Nazionale

I Pfas aumentano il colesterolo. Lo dice uno studio dell’Università di Padova

Sostituire i PFAS con composti a catena più corta non è sostenibile – Rinnovabili.it

PFAS, cosa sono queste sostanze e perché rappresentano un pericolo per la salute

Il Lagaccio non è Cortina.

Non ci lasceremo sorvolare: è il monito nello striscione di protesta che ha aperto la manifestazione contro la costruzione della funivia tra la stazione marittima di Genova e forte Begato, organizzata dai comitati di cittadini di Oregina e Lagaccio, Auser, Cgil, Italia Nostra, Legambiente, Wwf e altre associazioni. Clicca qui.

La COP28 è come se.

La COP28 è come se Dracula fosse il testimonial di una campagna per la donazione del sangue. Come se il famoso discorso sulla pace dell’altrettanto celebre film “Il grande dittatore” lo facesse Hitler in persona e non Chaplin travestito. È come se il redivivo capitano del Titanic fosse messo a capo della Protezione civile. Ecco cos’è davvero la Cop 28. (continua

La guerra contro le persone migranti.

Una guerra che si perpetua su più fronti e che si configura non solo come guerra all’immigrazione, ma si articola nella forma di una guerra contro le immigrate e gli immigrati e si dispiega attraverso una miriade di conflitti, piccoli e grandi. Non è una guerra asimmetrica: il fronte che attacca l’immigrazione è forte e organizzato ma si scontra con un mondo di soggetti capace di resistere e reinventare giorno dopo giorno forme nuove di contrattacco, che non si limitano alla sola resistenza. Per capire la posta in gioco è fondamentale delineare con precisione le forze in campo, che troppo spesso vengono dipinte in modo eccessivamente superficiale. (Continua)

COP28 fiera dell’ipocrisia.

“In questi giorni si svolge la COP28, una bella fiera dell’ipocrisia. Capi di stato e di governo, insieme a centinaia di rappresentanti della lobby del fossile, sono volati a Dubai su jet privati per un summit guidato da Sultan Ahmed Al Jaber, amministratore delegato di ADNOC, la più grande compagnia petrolifera degli Emirati. Non possiamo permettere che un piccolo gruppo di corrotti politici ed avidi industriali dia lezioni al resto del mondo su come possiamo uscire dall’emergenza ecoclimatica. Né possiamo credere alle loro vuote promesse sul taglio delle emissioni, disattese altre 27 volte in passato”. (continua a leggere)

Il Sesto Sole si eclissa.

“Cari Amici e lettori, con grande amarezza dobbiamo informarvi che questo è l’ultimo numero del nostro notiziario. Costi, difficoltà nelle spedizioni online, minacce burocratiche e quant’altro, ci obbligano a fermarci. Per cinque anni abbiamo cercato di darvi notizie inedite, “fuori del coro”, che prevedevano quello che poi è accaduto. Servizi e studi che molti nostri amici giornalisti coraggiosi ne hanno fatto tesoro e trasmesso ai loro lettori. Ci dispiace doverci fermare, ma i problemi, appena accennati, non ci offrono altra soluzione. Se avessimo avuto partiti e lobby di settore dietro le spalle, tutto ciò non sarebbe accaduto, ma noi non abbiamo mai voluto “sponsor suggeritori” di questo o quel partito, abbiamo cercato di vedere e trasmettere fatti e pensieri non vincolati e di questo ne siamo fieri. Nel nostro Paese vale poco o nulla quello che di positivo puoi dare alla collettività, vale solo se chi ti manda è uno che conta nei partiti o in particolari caste intellettuali o finanziarie”. Da parte nostra un arrivederci a questo Organo d’informazione di ECOITALIASOLIDALE.

Sicuri cancerogeni ma il sindaco non li ferma.

E’ l’ennesima conferma scientifica, anche se la più autorevole. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), ha sentenziato la cancerogenicità di PFOA e PFOS.

Ma non basterà al sindaco di Alessandria per bloccare le lavorazioni PFAS della Solvay di Spinetta Marengo, con la scusa che i PFOA e PFOS non sono più prodotti in stabilimento: ufficialmente perché in realtà circolano copiosi in aria, acque, alimenti e soprattutto nel sangue umano. Essi circolano unitamente ai loro sostituti altrettanto cancerogeni, C6O4 ADV, che non sono ancora formalmente bollati da IARC, e tanto basta al sindaco per fare spallucce. E con lui a braccetto, la Regione Piemonte non sottopone tutta la popolazione a esami del sangue PFOA e PFOS e C6O4 e ADV.

A Sindaco e Regione non basta che il gruppo di lavoro di 30 esperti internazionali provenienti da 11 paesi, convocato dal programma Monografie IARC dal 7 al 14 novembre 2023 a Lione, abbia riclassificato il PFOA come cancerogeno per l’uomo (Gruppo 1) e il PFOS come possibilmente cancerogeno per l’uomo (Gruppo 2B). Non c’è principio di precauzione che tenga per Sindaco e Regione, a loro non basta il pesante sospetto della sterminata letteratura scientifica su C6O4 e ADV, ma aspettano l’ufficialità -morti ufficiali-  di IARC. E anche quando ci sarà magari fa dieci anni: mica è detto che disobbediscano a Solvay.

Clicca qui Lancet Oncol. Leggi l’articolo

I Pfas al bando come l’amianto.

Che “i Pfas sono come l’amianto” è un tormentone che chi scrive ripete da anni. Ha prodotto vasta eco tale affermazione resa dal supertestimone al processo di Vicenza contro Miteni. Infatti Philippe Grandjean è uno dei maggiori esperti mondiali di Pfas: a capo dell’Unità di ricerca sulla medicina ambientale presso l’Università della Danimarca meridionale e professore aggiunto di salute ambientale presso la Harvard School of Public Health, co-fondatore della rivista Environmental Health e consulente per il Consiglio nazionale della sanità in Danimarca. 

Grandjean ha spiegato che le aziende sapevano e nascondevano la pericolosità dei Pfas immessi nell’ambiente: gli studi sui rischi da esposizione prolungata erano noti da decenni. Dunque Solvay e Miteni dovrebbero essere accusati del reato di dolo, ma così non è nei processi di Alessandria e Vicenza. Lo scienziato non ha dubbi: “I Pfas sono come l’amianto. Come l’amianto non si eliminano.  Siamo di fronte ad una vera tragedia sanitaria. Quello delle sostanze perfluoroalchiliche è un caso di violazione dei diritti umani, da portarsi davanti alla Corte internazionale di Giustizia, tanto più che le Nazioni Unite stanno già considerando se sollevare il caso per le autorità americane”.

Infatti proprio in questo fine settimana l’Onu ha riconosciuto che la crisi della contaminazione da Pfas (di Dupont, Chemours e Corteva) che si sta verificando nella regione di Lower Cape Fear, in North Carolina, è una violazione del diritto internazionale dei diritti umani da parte degli Stati Uniti. L’azione è partita da un gruppo di base locale, Clean Cape Fear, che ha chiesto i risarcimenti per l’impianto Chemours di Fayetteville Works.

E l’Italia? “E’ già in ritardo”: giudica il professor Grandjean. I limiti di esposizione dovrebbero puntare a zero.  Il disegno di legge per la messa al bando dei Pfas in Italia non è stato ripresentato in questa legislatura e le amministrazioni locali omettono gravissimi atti di ufficio nascondendosi dietro governi e parlamento. Non sono partite le class action, cause civili per risarcire le Vittime di Solvay e Miteni.

Il Sindaco di Alessandria non è imputato al processo Solvay.

Il direttore e il sindaco inaugurano il nuovo impianto Pfas.

Vergognosa intervista rilasciata al settimanale “Il Piccolo” dal sindaco di Alessandria, Giorgio Abonante, per annunciare che il Comune si presenterà parte civile al prossimo ennesimo processo contro Solvay per disastro ambientale colposo. Quasi si scusa con l’azienda di Spinetta Marengo: “E’ un obbligo, etico, politico, istituzionale”. Non posso proprio esimermi.

E da quel punto di vista, in questo processo, d’altronde, il sindaco dovrebbe comparire come imputato, insieme ai due direttori (ricompensati capri espiatori che poca pena rischiano). Ripetiamo ancora una volta il “capo di accusa” che dovrebbe gravare sulla testa del sindaco.

<< Ad oggi, il sindaco di Alessandria non ha emesso ordinanza di fermata delle produzioni inquinanti dentro e fuori il Comune, come imporrebbe il principio di precauzione alla massima autorità sanitaria locale: infatti gli studi già compiuti dimostrano che nella popolazione c’è una grave sofferenza sanitaria rispetto al resto della provincia e della regione: si muore di più per le molte e note patologie associate a Pfas e altre molecole prodotte dalla Solvay e da questa immesse nell’ambiente da decenni, come provato da ripetute indagini ambientali. A maggior ragione dopo la nostra indagine dell’Università di Liegi che ha dimostrato livelli altissimi di Pfas nel sangue dei lavoratori e dei cittadini.

Dunque il sindaco, in qualità di massima autorità sanitaria locale, non imponendo -come invece avvenuto nel mondo in analoghe condizioni- l’urgenza che sia fermata la fonte d’esposizione alla popolazione, si consegna all’accusa di omissione di atti di ufficio. Infatti Abonante sa, dalle campagne di analisi dell’Arpa, che su Spinetta Marengo dal cielo piovono 5 microgrammi ogni giorno di Pfas per ogni metro quadrato, e nell’acqua 52 microgrammi per litro di C6O4. Dunque fa solo il gioco della Solvay -che persegue di procrastinare le produzioni secondo i propri profitti- il suo pretestuoso rinvio dell’ordinanza a dopo ulteriori studi epidemiologici per determinare un nesso causa-effetto (Pfas causa di patologie), quando invece il nesso causale è acquisito scientificamente e internazionalmente. Va da sé che sempre maggiori studi saranno utili per individuare cure e per determinare l’entità dei risarcimenti.

Abonante sa e finge di non sapere che l’associazione PFAS/patologie è dimostrata da una mole spaventosa di ricerche esistenti in letteratura scientifica; l’epidemiologia dimostra le associazioni, sui rapporti di causa indaga la tossicologia; i riferimenti di letteratura costituiscono la legge generale, i casi locali la confermano con significatività statistica: lavoratori e cittadini alessandrini esposti hanno una frequenza di patologie maggiore di coloro che non sono esposti a PFAS. Nella scienza una certezza assoluta non esiste ma è altrettanto vero che esiste una altissima probabilità del rapporto di causa fra l’esposizione e PFAS tale da escludere il falso positivo.

Ad oggi, la Regione Piemonte, in complicità con sindaco e azienda, rinvia anzi evita il monitoraggio del sangue a tutta la popolazione, il cui esito suonerebbe come sentenza capitale per Solvay. Queste storiche omissioni di atti di ufficio appaiono tanto più gravi alla luce del drammatico campionamento Pfas del sangue di lavoratori e cittadini che abbiamo nel 2022 commissionato all’Università di Liegi. L’estensione dello screening ematico fornirebbe dati utili ad individuare strategie efficaci di prevenzione e cura ma anche, in sede processuale, fornirebbe ulteriori dati per valutare in solido le responsabilità e i danni di Solvay nei confronti dei lavoratori e dei cittadini. >>

E’ vergognoso che, nell’intervista, don Abbondio Abonante cerchi di nascondersi dietro la Regione (ASL). E quando l’intervistatrice incalza, non ha pudore a rispondere: “Non ho alcun problema a ordinare la chiusura di una produzione, ma…”. Ma che cosa? “Ma ho bisogno che qualcuno mi metta nero su bianco con criteri scientifici che quella produzione è pericolosa”. E bravo lo struzzo! Non ti basta una letteratura scientifica sterminata? Neppure Philippe Grandjean non ti dice niente? E Iarc, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro?  Non li senti sulla coscienza i morti e ammalati delle otto indagini epidemiologiche? E l’evidenza delle analisi ambientali? Tu, che sei la massima autorità sanitaria locale, che hai il potere di esercitare il principio di precauzione, come seppero fare primi cittadini prima di te, tu scarichi il barile a Roma, sul legislatore? Approfitti di una opposizione municipale con la coda di paglia, ti arrampichi sui vetri, lanci la palla in tribuna, e riesumi l’Osservatorio ambientale della Fraschetta, fuori tempo massimo, dopo oltre trenta anni che lo proposi. E dovresti vergognarti anche, piuttosto che chiusure e bonifiche, di proporre a favore del tuo Comune una tassa sulla Solvay per le sue “esternalità negative”: così definisci la catastrofe ecosanitaria di un territorio che ti vede, purtroppo, alla massima carica istituzionale.

Lino Balza

Controinformazione ligure.

Siamo on line. Il motivo? Perché da troppo tempo noi, donne e uomini di Liguria, siamo stati espropriati del diritto di decidere del nostro destino da una politica sempre più chiusa nei suoi Palazzi. Anche grazie al silenzio compiacente del sistema dell’informazione locale. Così abbiamo deciso di creare questo strumento; che – se lo vorrete – vi segnalerà quindicinalmente il non detto e il non fatto da parte di quelli che continuano a disporre dei nostri destini. Fino a quando non decideremo noi tutti di riprenderceli. E un buon patrimonio informativo è il migliore antidoto contro il veleno dell’impotenza e del fatalismo con cui intendono tenerci a bada. Noi crediamo che reagire sia giusto e possibile. E voi? Clicca qui  https://www.controinformazioneligure.it

Italia al primo posto in Europa per morti da smog.

Nuovo rapporto dell’Agenzia Europea per l’Ambiente (AEA). Riducendo l’inquinamento si eviterebbero in Europa 253.000 morti premature dovute all’esposizione al particolato fine (PM2.5), 52.000 riconducibili al biossido di azoto (NO2) e 22.000 per l’esposizione a breve termine all’ozono (O3). L’Italia risulta avere il maggior impatto fra tutti i Paesi europei, con 46.000 morti premature derivanti dall’esposizione al PM2.5, 11.300 per l’esposizione al biossido di azoto e 5.100 all’ozono, un bilancio che ammonta a circa un quinto dell’intera mortalità a livello UE. Clicca qui.

Al Movimento Nonviolento: Premio ambientalista dell’anno.

Quest’anno è stato assegnato al  nostro Presidente, Mao Valpiana, per l’impegno nel diffondere la cultura della pace e della nonviolenza, nel portare aiuto alle popolazioni coinvolte nei conflitti e nel sostegno agli obiettori di coscienza”. La cerimonia di consegna si è tenuta a Casale Monferrato, la città simbolo del disastro ambientale dovuto alla presenza dello stabilimento Eternit di lavorazione dell’amianto, che ha provocato migliaia di morti per mesotelioma pleurico, e che ora è luogo di denuncia, bonifica e ripristino ambientale. Ambientalismo e Pacifismo sono due facce della stessa medaglia

Rispetto e diritti per tutte le persone con disabilità e le loro famiglie.

Ricordiamoci  in occasione della Giornata Nazionale delle Persone con Disabilità che quando si parla di persone con disabilità e delle loro famiglie, non ci rivolge a un’esigua minoranza, ma a milioni di persone che ogni giorno combattono per i propri diritti, per una vita piena e dignitosa vissuta indipendentemente dalla loro condizione di disabilità. A tutti loro si deve rispetto e soprattutto vanno resi concretamente esigibili quei diritti in ogni momento della loro vita» (continua…)

Il nuovo Parlamento Europeo rappresenti equamente le persone con disabilità.

Per la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, il Forum Europeo sulla Disabilità sceglie il tema della rappresentanza politica e lancia un appello ai partiti politici, per far sì che in vista delle Elezioni Europee del 2024 selezionino candidati con disabilità, chiedendo inoltre alle Istituzioni Europee e agli Stati Nazionali di garantire agli stessi candidati con disabilità un sostegno adeguato, consentendo loro di essere eletti su un piano di parità con gli altri, anche dando vita, se necessario, a uno specifico “Fondo per l’accesso alle cariche elettive” (continua…)