Pfas cancerogeno e infertilità maschile.

ISDE, Medici per l’Ambiente, plaude che la IARC, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, ha  considerato il PFOA ufficialmente un cancerogeno certo per l’uomo. Ancora oggi, denuncia ISDE, misure efficaci, atte ad assicurare acqua non contaminata alle popolazioni colpite dai Pfas e ad arrestare l’immissione di queste sostanze tossiche nell’ambiente, non sono state effettuate o solo  parzialmente, lasciando l’ambiente e ampie fasce della popolazione senza protezione. Le stesse misure da noi consigliate in Veneto devono essere estese a tutte zone del paese contaminate da PFAS a partire dalla provincia di Alessandria, dove ha sede un impianto produttivo che immette tonnellate di PFAS nell’ambiente, e di molte altre zone, principalmente nel Nord Italia dove questi PFAS vengono utilizzate e forse prodotte. Al seguente link https://www.rainews.it/tgr/veneto/notiziari potete trovare un’intervista rilasciata dal Dott. Vincenzo Cordiano (medico ISDE tra i massimi esperti internazionali di PFAS) in merito al  completamento di uno studio sulla fertilità maschile nei giovani maschi esposti in Veneto.

Gesù Cristo sotto le macerie.

Se Gesù dovesse nascere oggi, nascerebbe sotto le macerie a Gaza.

Quando glorifichiamo l’orgoglio e la ricchezza, Gesù è sotto le macerie…

Quando ci affidiamo al potere, alla forza e alle armi, Gesù è sotto le macerie…

Quando giustifichiamo, razionalizziamo e teologizziamo il bombardamento dei bambini, Gesù è sotto le macerie…

Gesù è sotto le macerie. Questo è il suo presepe. È a casa con i marginalizzati, i sofferenti, gli oppressi e gli sfollati. Questo è il suo presepe.

Clicca qui il Rev. Dr. Munther Isaac Evangelical Lutheran Christmas Church Bethlehem.

L’Occidente dominato da un solo paese, gli Stati Uniti, contro tutti.

Il numero di conflitti armati è il più alto dalla guerra mondiale. Ecco i maggiori, con il totale stimato di morti dall’inizio delle ostilità: Myanmar 200mila morti, Palestina-Israele 50mila morti, insurrezioni nel Maghreb 50mila morti, conflitti armati interni in Messico 350mila morti, Russia-Ucraina 200mila morti, Etiopia 500mila morti, Sudan 12mila morti, Colombia 450mila morti, Afghanistan 2 milioni di morti, Somalia 500mila morti, Repubblica Democratica del Congo 900mila morti, Nigeria 95mila morti, Iraq 1 milione di morti, South-Sudan 400mila morti, Boko Haram 360mila morti, Siria 500mila morti, Yemen 370mila morti. Due miliardi di esseri umani, uno su quattro, vivono in paesi coinvolti in conflitti. Le spese militari globali non sono mai state così alte. Hanno superato 2200 miliardi di Euro all’anno, cresciute quasi del 4% in termini reali dall’anno scorso. L’Europa ha visto la più forte crescita di spese militari degli ultimi trent’anni, +13%.

Quest’anno nessun gesù bambino nasce a Betlemme.

Esperti Onu hanno lanciato un appello alla comunità internazionale affinché impedisca  il genocidio della popolazione palestinese. Studiosi dell’Olocausto e del genocidio hanno reiterato l’urgenza di un intervento per scongiurarne il pericolo. Raz Segal: è un caso da manuale di genocidio.  Ministro della Difesa Yoav Gallant: “Stiamo imponendo un assedio totale a Gaza. Niente elettricità, niente cibo, niente acqua, niente carburanti. Stiamo combattendo animali umani e agiremo di conseguenza”. Il generale Ghassan Alian: “Avete voluto l’inferno, avrete l’inferno”.

Clicca qui I bambini di Gaza

La legge tutela gli interessi degli inquinatori piuttosto che degli inquinati.

In merito al controverso articolo “Studi legali e associazioni ambientaliste non tutelano i risarcimenti alle Vittime”, clicca qui, che patrocinava azioni collettive di cause civili (class action) l’avvocato Roberto Barocci del Forum Ambientalista Grosseto ci invia un intervento “Sui procedimenti penali in materia ambientale” (clicca qui) che così conclude: “Quanti nel corso di decenni si sono spesi a difesa dei propri territori e dell’ambiente raccogliendo le sottoscrizioni su segnalazioni ed esposti inoltrati alle autorità e, successivamente, hanno dovuto constatare tra gli stessi cittadini la diffusa delusione e la rassegnazione profonda, debbono denunciare costantemente che tale legislazione tutela più gli interessi degli inquinatori che del “popolo inquinato”, come ebbe ascrivere il magistrato Gianfranco Amendola”.

Gandhi, un maestro.

Mohandas K. Gandhi è stato della nonviolenza il più grande e profondo pensatore e operatore, cercatore e scopritore; e il fondatore della nonviolenza come proposta d’intervento politico e sociale e principio d’organizzazione sociale e politica, come progetto di liberazione e di convivenza. Nato a Portbandar in India nel 1869, studi legali a Londra, avvocato, nel 1893 in Sud Africa, qui divenne il leader della lotta contro la discriminazione degli immigrati indiani ed elaborò le tecniche della nonviolenza. Nel 1915 tornò in India e divenne uno dei leader del Partito del Congresso che si batteva per la liberazione dal colonialismo britannico. Guidò grandi lotte politiche e sociali affinando sempre più la teoria-prassi nonviolenta e sviluppando precise proposte di organizzazione economica e sociale in direzione solidale ed egualitaria. Fu assassinato il 30 gennaio del 1948. Sono tanti i meriti ed è tale la grandezza di quest’uomo che una volta di più occorre ricordare che non va  mitizzato, e che quindi non vanno occultati limiti, contraddizioni, ed alcuni aspetti discutibili – che pure vi sono – della sua figura, della sua riflessione, della sua opera.

Clicca qui la biografia dal 1928. Dal libro di Anna Bravo, La conta dei salvati. Dalla Grande Guerra al Tibet: storie di sangue risparmiato, Laterza, Roma-Bari 2013.

Pfas in Liguria.

“Da Arpal Liguria, che seppure con gravi ritardi sta monitorando aree del territorio, sarebbe auspicabile conoscere accertamenti relativi agli Pfas, giacchè anche la nostra Regione non è esente da insediamenti industriali inquinanti.” : Clicca qui sul giornalino dell’Associazione “LIGURIA A SINISTRA KEEP LEFT” che  affronta il tema della Sanità Ligure, anche relativamente a ciò che è emerso nell’assemblea che si è tenuta in Val Bisagno con tutte le associazioni aderenti a “Fronte comune ligure. Insieme per la sanità pubblica“.

2024.

Io non lo so cosa augurare. Non so che desideri avete, cosa custodisce il vostro cuore, in che direzione tende la vostra anima. So soltanto che vorrei augurare a tutti un mondo migliore, fatto almeno un pochino meglio. Un mondo dove non ci si abitui alle sciagure, alle tragedie, alle nefandezze. Dove ci si possa scandalizzare ancora per gente che muore in maniera insensata, sotto bombe pseudo intelligenti o travolti da un mare di onde e indifferenza. Dove i conflitti vengano risolti col buon senso, con la logica delle idee, e non con la violenza della stupidità. Lo so, sono desideri vani, l’uomo è un animale feroce da Caino in poi. Però anche alla ferocia dobbiamo mettere un freno, dosare l’insensatezza e limitare i nostri peggiori istinti. Ognuno nel suo piccolo può farlo, non è mai troppo tardi. E non è mai troppo tardi per cambiare noi stessi, dentro e fuori, per dire ti voglio bene, per trovare strade nuove, per scoprire emozioni turbolente. Ecco, forse l’augurio che posso fare a tutti, è quello di avere tempo, ma di utilizzarlo bene, fino in fondo, di imparare a misurarlo in larghezza, piuttosto che in lunghezza. Sulla lunghezza possiamo incidere poco, sulla larghezza, sulla qualità, moltissimo.

La Redazione.

Italia record di occupati.

Se non possiamo festeggiare la pace e l’ambiente, almeno potremmo solennizzare che “In Italia l’occupazione continua a crescere”, come titolano giornali e tv a reti unifcate? Tasso di occupazione al 61,8% (+0,1 punti)? Prima di optare per lo champagne, riveliamo “il piccolo” trucco statistico: a partire dal 2021, sono considerate occupate “le persone che, durante la settimana di riferimento, hanno lavorato per almeno un’ora a fini di retribuzione o di profitto, compresi i coadiuvanti familiari non retribuiti”. 

Il dato tanto sbandierato dal governo Meloni, come il più elevato dal 1977 (anno di inizio delle serie storiche Istat sull’occupazione),  non può quindi essere comparato con i dati sull’occupazione precedente al 2021. Alla luce della nuova definizione, l’essere occupato/a non è più garanzia di un reddito stabile superiore alla soglia di povertà relativa. Differenziando i dati per settore, infatti, l’occupazione cresce di più nei settori caratterizzati da “lavoro povero” a minor valore aggiunto, quali costruzioni, terziario arretrato, logistica, servizi di cura e pulizie.

C’è da festeggiare? Certo, il governo può vantare un risultato: il ridimensionamento del reddito di cittadinanza ha aumentato la coazione al lavoro, come si evidenzia dal calo degli inattivi. Ma si tratta di lavoro precario, usa e getta, poco produttivo. Il tasso di disoccupazione totale sale al 7,8% (+0,1 punti) e quello giovanile al 24,7% (+1,5 punti). Tale apparente paradosso (la simultanea crescita di occupati e disoccupati) è spiegata dalla forte riduzione degli inattivi.

C’è fa festeggiare?  La perdita di potere d’acquisto dovuto all’inflazione, che favorisce la stagnazione economica?  La produttività dell’industria italiana che ha visto un calo dello 0,7% a fronte di un aumento delle ore lavorate? Il divario con l’Europa che cresce? L’Italia  il paese dove si lavora di più, si lavora peggio e si è meno pagati?