Coordinamento Nazionale del Forum Acqua.

Cliccando qui, potete leggere il Report  della riunione del  Coordinamento Nazionale Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua.

Alcune  decisioni operative e appuntamenti:

organizzare un’assemblea nazionale nella prima metà di novembre, sostenere la manifestazione del 7 Ottobre indetta dalla CGIL e dalle realtà sociali, partecipare agli appuntamenti del Movimento Europeo per l’Acqua (EWM – European Water Movement).

16mila in catena per 6 chilometri.

Da Savona a Vado e poi Bergeggi fino a Spotorno: catena umana, lunga sei chilometri di litorale, in protesta contro l’arrivo della nave rigassificatrice Golar Tundra, attualmente a Piombino, che verrebbe posizionata entro il 2026 in rada nello specchio acqueo antistante Vado Ligure, ad un passo da Savona e dalle coste del Ponente.

A preoccupare i cittadini di una delle aree con le spiagge più conosciute e frequentate della Liguria non solo l’arrivo della nave, a circa 4 km al largo di Vado, ma anche le opere propedeutiche all’installazione. Golar Tundra, con una capacità di stoccaggio pari a circa 170.000 metri cubi, dovrà infatti essere accompagnata dalla costruzione di una condotta sottomarina per il trasporto del gas da 4,2 km di lunghezza, e 30 km di gasdotto a terra, che riguarderanno il territorio non solo della costa ma anche dell’entroterra fino alla bassa Valbormida.

Il gas naturale estratto dai giacimenti e inviato al rigassificazione, viene trasformato in una forma utilizzabile. Il processo di rigassificazione comprende principalmente la separazione dei componenti del gas naturale, come il metano, l’etano, il propano e l’azoto. Successivamente, il gas viene trattato per adattarlo alle esigenze dei clienti finali. Il gas viene quindi inviato ai mercati di distribuzione attraverso una rete di tubazioni a pressione costante.

Gli impianti, usati per trasformare il metano liquefatto (LNG) in gas naturale, rilasciano in mare grandi quantità di acqua marina raffreddata, arricchita di ipoclorito di sodio, che è un disinfettante dagli effetti ambientali. Oltre ai rischi di incidenti di vario tipo (perdite di gas, incendi, esplosioni ed emissioni di sostanze inquinanti nell’ambiente circostante.)  si tratta di impianti industriali emittenti inquinanti, soprattutto ossidi di azoto (NOx), in concentrazioni non affatto trascurabili (centinaia di milligrammi/metro cubo), per il trattamento di alcuni miliardi di metri cubi di gas/anno.

La legislazione include perciò la creazione di un sistema di allarme per la popolazione nelle vicinanze di un impianto di rigassificazione in caso di incidente.

La metastasi della sanità.

Fino al Duemila l’Organizzazione Mondiale della Sanità collocava al secondo posto nel mondo, in quanto a qualità, il sistema sanitario italiano. Oggi almeno il 60% dei fondi pubblici finisce in mano ai privati; più della metà delle strutture che si occupano di malattie croniche sono private. I tagli della prossima legge di bilancio ai servizi sanitari devastati dal Covid assecondano questa metastasi.

La cronica mancanza di finanziamento alla sanità pubblica è la metastasi cui hanno contribuito con grande spirito di continuità i governi di ogni colore politico. Ha  consegnato la sanità pubblica al privato sociale e al privato profit che ne ha fatto territorio sconfinato di profitto. I privati vengono chiamati ad operare come amministratori pubblici e i fondi pubblici finiscono nelle mani dei privati, che operano come agenti dello Stato, sicché lo Stato si trasforma nella sua propria essenza, ed in ultima analisi si privatizza. Con esiti disumanizzanti nel caso della salute.

Clicca qui  Privatocrazia sanitaria

Piattaforma ligure per la Difesa del Servizio Sanitario.

Fronte comune ligure

Clicca qui la PIATTAFORMA PER LA DIFESA DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE PUBBLICO delle associazioni, movimenti, reti, organizzazioni.  I Principi di fondo sono:

*** Rilanciare il Servizio Sanitario Regionale come Servizio Pubblico universale gratuito

*** Opposizione a qualsiasi tipo di autonomia differenziata.

Presupposti indispensabili sono:

** promozione/produzione di salute: prevenzione, ambiente, lavoro, nella logica di one health

** riequilibrio dell’assetto territorio-ospedali, potenziando la Rete territoriale:  cure primarie, medicina di base, case di comunità e ospedali di comunità concretamente funzionanti.

Le Rivendicazioni e proposte sono

  • di rilievo locale
  • di rilievo nazionale ma sulle quali è necessario far sentire una voce anche locale.

Danza macabra.

L’idea, luminosa, è stata di Ilham Kadri, “ceo” della multinazionale belga, quella dell’installazione a Spinetta Marengo davanti allo stabilimento Solvay, sulla rotonda ad alta intensità di traffico, di una scultura luminosa “Cake Topper” dell’artista Marco Lodola, composta da due figure di 4 metri su un piedistallo circolare. Cosa raffigura la coppia danzante? La figura di destra rappresenta l’ADV e quella di sinistra il C6O4: le due sostanze PFAS venute a sostituire il famigerato PFOA? I colori scelti sono quelli dell’acqua che si mischiano e si trasformano, bianco, verde e blu: simbolicamente l’avvelenamento tossico cancerogeno dell’acqua, del suolo e dell’atmosfera. La danza macabra sarà inaugurata domenica 10 settembre 2023, ma sarà in forse la presenza dell’artista preoccupato per la preannunciata contestazione. A Lodola era stato detto che doveva raffigurare “una coppia danzante che rappresenta l’incontro tra la comunità alessandrina e l’azienda”. Però, per “comunità” si può intendere il sindaco, che infatti omette l’ordinanza di chiusura delle produzioni inquinanti, non certamente la popolazione vecchia e giovane nel cui sangue scorrono Pfas tossici e cancerogeni. “Cake Topper” sono le tradizionali statuine raffiguranti i due novelli sposi posti al centro torta nunziale: nella nostra simbologia a sinistra Ilham Kadri  a destra Giorgio Abonante.

20.000 omicidi.

Smettiamola di usare, parlando della strage del lavoro, l’espressione “morti bianche”. Perché l’espressione morte bianca evoca l’immagine di un esodo incruento, di una morte senza spargimento di sangue, in qualche misura una morte “senza autore”. E invece queste sono morti spaventosamente sanguinose, con corpi dilaniati, bruciati, schiacciati. E con responsabilità spesso taciute, inconfessate e inconfessabili, quasi mai seguite da sanzioni adeguate (nessuna tragedia, né quella della Thyssen, né quella dell’Eternit, né quelle, seriali, dell’Ilva di Taranto hanno visto i rispettivi processi concludersi con condanne men che simboliche). Dovremmo definirle “crimini di pace”.  Morti che, per il loro numero, e per alcuni aspetti della catena di cause che le hanno provocate, sono simili a quelle dei conflitti bellici. Per i numeri: Carlo Soricelli, che dopo la pensione da metalmeccanico si è dedicato alla cura di un sito web – l’ “Osservatorio nazionale di Bologna” il quale, unico in Italia, monitora tutti i morti sul lavoro dal 1° gennaio 2008  registrando i morti per giorno, mese e anno della tragedia, per identità, età, professione, nazionalità – calcola che da allora le vittime sfiorino le 20.000.

Donne vittime di violenza escluse e discriminate dalle Case rifugio.

Da un recente rapporto dell’ISTAT risulta che ben il 94% delle Care rifugio presenti nel nostro Paese ha adottato criteri di esclusione dall’accoglienza delle ospiti. Tra i criteri di esclusione figurano, ad esempio, essere soggette ad abuso di sostanze e dipendenze, la presenza di un disagio psichiatrico, essere senza fissa dimora, tutte categorie di persone che hanno oggettivamente minori possibilità di cavarsela da sole. Si tratta di pratiche discriminatorie illegittime sotto il profilo giuridico, politico ed etico (continua…)

Persona autistica: un giorno “genio”, il giorno dopo “criminale”.

Abbiamo già dovuto occuparci delle gravi parole pronunciate durante la trasmissione di RAI Uno “Estate in diretta”, ove è stato definito come “autismo di gruppo” l’episodio di cronaca dello stupro di gruppo verificatosi a Palermo. Sulla stessa vicenda diamo oggi spazio a Roberto Speziale, presidente dell’ANFFAS, che chiede alla RAI le scuse e l’oscuramento di quella puntata della trasmissione, e da Cristiana Mazzoni e Pierluigi Frassineti, presidente e vicepresidente del FIDA, che sottolineano come la persona autistica venga «un giorno definita “genio” e il giorno successivo “criminale”» (continua…)

La spiaggia più inquinata d’Italia.

La spiaggia più inquinata d’Italia è quella di Rosignano. L’avvelenamento della Solvay a Rosignano non è pari a quello di Spinetta Marengo però è più appariscente. Le brulle sponde del Bormida infatti non abbagliano come la sabbia bianca della spiaggia caraibica del Tirreno. La provincia di Alessandria non attira migliaia di turisti come invece Grosseto. Qui, però, quanti sono i bagnanti e i nuotatori che sono a conoscenza che l’acqua è azzurro cristallino e la sabbia è incredibilmente bianca solo perché i rifiuti chimici rendono tale il paesaggio?  Proprio accanto alla spiaggia un enorme complesso di imponenti ciminiere e torri di raffreddamento emette fumo e vapore nell’aria, nelle acque del litorale sono scaricate tonnellate di mercurio ed altri inquinanti. La sodiera più grande d’Europa produce il famoso carbonato di sodio estraendo il sale delle miniere di Volterra e di altre località toscane, prelevando acqua dai corsi d’acqua, lavorando il tutto e scaricando un fiume di residui direttamente in mare, metalli pesanti, arsenico, mercurio, costantemente da quasi 100 anni 250.000 tonnellate stimate.

8 settembre simbolo della Resistenza, della lotta partigiana, dell’antifascismo.

Simbolo della  lotta condotta dai partigiani per riprendersi la libertà contro il fascismo, mentre il re fuggiva dopo aver firmato l’Armistizio l’8 settembre 1943. Rinnoviamo la memoria commemorando la più grande strage di partigiani della storia della resistenza.

Il 7 aprile 1944 ingenti forze nazifasciste circondarono, presso Capanne di Marcarolo nell’Appennino alessandrino, la Benedicta e le altre cascine dove erano dislocati i partigiani, giovani scarsamente armati e senza esperienza militare. Il rastrellamento proseguì per tutto il giorno e nella notte successiva. Molti partigiani, sfruttando la conoscenza del territorio, riuscirono a filtrare tra le maglie del rastrellamento, ma per centinaia di loro compagni non ci fu scampo. In diverse fasi i nazifascisti fucilarono 147 partigiani, altri caddero in combattimento; altri partigiani, fatti prigionieri, furono poi fucilati, il 19 maggio, al Passo del Turchino. Altri 400 partigiani furono catturati e avviati alla deportazione (quasi tutti a Mauthausen), ma 200 di loro riuscirono fortunosamente a fuggire, mentre i loro compagni lasciarono la vita nei campi di concentramento. Clicca qui

Come i PFAS favoriscono l’ipertensione e il rischio cardiovascolare.

Destando ampia eco internazionale,il gruppo di ricerca del Prof. Gian Paolo Rossi del Dipartimento di medicina dell’Università di Padova, coordinato da Brasilina Caroccia e con il contributo di Giorgia Pallafacchina per il Cnr-In e di Rosario Rizzuto per il Dipartimento di scienze biomediche dell’Università di Padova  ha dimostrato i meccanismi molecolari attraverso cui la contaminazione da PFAS -sostanze perfluoroalchiliche- provoca un aumento della prevalenza dell’ipertensione arteriosa e, conseguentemente, del rischio cardiovascolare. I ricercatori hanno dimostrato che l’effetto dei PFAS è legato alle loro proprietà ossidanti, le quali determinano un aumento dei radicali liberi dell’ossigeno nelle cellule di cortico-surrene umano. Attraverso tecniche innovative di analisi subcellulare, gli studiosi sono anche riusciti a capire che l’aumento dei radicali liberi avviene nei mitocondri, le centrali energetiche della cellula, che sono anche gli organelli cellulari responsabili della produzione di aldosterone. La ricerca è pubblicata sull’International Journal of Molecular Sciences.

60mila morti premature per inquinamento ambientale.

Secondo il Network Europeo di Osservazione e Informazione Ambientale (Eoinet) e secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente (Eea), l’Italia è al terzo posto, dopo Francia e Germania, per morti premature collegate all’inquinamento ambientale con quasi sessantamila morti. Secondo il rapporto “Sentieri” promosso dall’Istituto Superiore di sanità, che analizza gli indici di mortalità in 46 siti italiani individuati per la loro esposizione all’inquinamento ambientale, le morti collegate all’inquinamento e alla diffusione di malattie per la pessima situazione ambientale riguardano anche le fasce più giovani della popolazione, con più di 1.400 morti per tumore nella fascia pediatrica-adolescenziale e 999 tra i giovani adulti.  Le numerose evidenze scientifiche  hanno messo in luce la forte correlazione tra fattori ambientali e salute umana e non umana, come quella di animali e piante, che contribuisce ad accrescere l’impatto sulla mortalità e la morbilità. 

Al bando il glifosato.

Scienza Medicina Istituzioni Politica Società 

L’Unione Europea vorrebbe autorizzare l’uso del glifosato per altri 15 anni, malgrado le pericolose conseguenze per il pianeta e per la nostra salute. Chiedi ai leader europei di vietare subito il glifosato! Firma ora. Il glifosato, il pesticida tossico di Bayer-Monsanto che stermina le api, sta per essere autorizzato in Europa… Leggi tutto L’UE vorrebbe autorizzare l’uso del glifosato per altri 15 anni, malgrado le pericolose conseguenze per il pianeta e per la nostra salute. Chiedi ai leader europei di vietare subito il glifosato! Firma ora

Al bando gli Pfas.

Scienza Medicina Istituzioni Politica Società.

La vera storia di come i Pfas hanno -dolosamente- contaminato l’Italia. J’accuse: enormi responsabilità di Magistratura e Istituzioni. Oggi siamo ad un punto di svolta. La storia delle lotte dal 1990 in Italia contro i Pfas è compresa nelle circa 500 pagine del Dossier “Pfas. Basta!”: a cura di Lino Balza.

Leggi tutto “I Pfas hanno contaminato l’Italia”

Perfino le cannucce di carta contengono gli Pfas.

Le cannucce eco-friendly di carta o in bambù in molti casi contengono tracce di sostanze per- e polifluoroalchiliche (i tristemente noti Pfas, “forever chemical”, inquinanti eterni), che le rendono pericolose non solo per l’ambiente, ma anche per la salute umana, capaci di interferire con il sistema endocrino e di danneggiare il sistema immunitario, la fertilità, e il corretto sviluppo nell’età evolutiva.

A spiegarlo è un team di ricercatori dell’università di Anversa, in uno studio appena pubblicato sulla rivista Food Additives & Contaminants. L’ esperimento ha coinvolto 38 marche di cannucce in vendita in Belgio, comprendendo anche quelle di plastica e di vetro, solo le cannucce in metallo, tra quelle analizzate, sono risultate “pulite”. Cosa ci fanno gli Pfas nelle cannucce biodegradabili? Il loro utilizzo sarebbe per rendere le cannucce idrorepellenti ai drink… ma i Pfas passano nei drink.

Errori umani? E’ il sistema degli appalti ferroviari che ha generato la strage.

A Brandizzo, un’altra strage operaia nei lavori di manutenzione esternalizzati, che poteva essere evitata rispettando le normali procedure di prevenzione, informazione, comunicazione tra i vari pezzi della filiera dei lavori in appalto per la manutenzione.  COME SI DENUNCIA DA ANNI, LE FASI CARDINE DI OBBLIGO DATORIALE, SULLA SICUREZZA E SALUTE SUL-DEL LAVORO, DI PREVENZIONE E DI INFORMAZIONE, DI FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO, SONO SPESSO DISATTESE o effettuate in modo approssimativo e superficiale,  anche per quanto riguarda le disposizioni e le indicazioni formative, che la società Sigifer avrebbe dovuto impartire agli operai in casi simili. Così come le INFORMAZIONI E INDICAZIONI OPERATIVE, PER IL PERSONALE VIAGGIANTE, sulla presenza degli operai in appalto durante le ore notturne, i macchinisti e conducenti del locomotore infatti non erano stati avvisati di questi lavori di sostituzione di alcune rotaie sul binario 1.

NEL SISTEMA FERROVIARIO IN ITALIA, GLI INCIDENTI MORTALI di coloro che lavorano nei servizi in appalto, esternalizzati dove la filiera di lavori prevede diversi passaggi tra le società committenti, quelle titolari degli appalti e quelle magari in sub-appalto o che usano manodopera, SONO CONTINUI e non possono essere ricondotti, come se fosse una causa scusante e giustificatrice, a “errori umani”.  

E’ il MECCANISMO DEGLI APPALTI CHE GENERA UN AUMENTO DEGLI INCIDENTI, DEGLI INFORTUNI E DEI MORTI SUL LAVORO, QUANDO PER FINIRE I LAVORI PRIMA SI FANNO O IN FRETTA, OPPURE SENZA SEGUIRE E VERIFICARE PASSO DOPO PASSO, SE I PRINCIPI CARDINE DELLE DISPOSIZIONI CODIFICATE DAL D. Lgs. 81 2008 nel nostro Paese, in applicazione di molte direttive europee in materia di salute e sicurezza sul lavoro, SIANO STATE EFFETTUATE E SE SVOLTE IN MANIERA PRECISA, PUNTUALE E COINVOLGENTE TUTTI I VARI SOGGETTI INTERESSATI, proprio in funzione di ELIMINAZIONE E RIDUZIONE AL MINIMO “TECNOLOGICAMENTE E SCIENTIFICAMENTE SOSTENIBILE”, DI OGNI FATTORE DI RISCHIO E PERICOLO per l’incolumità fisica di chi ci lavora o, come nel caso della strage ferroviaria di VIAREGGIO, di cittadini e cittadine.

LA SALUTE E’ CONSIDERATA UNA MERCE E LA SICUREZZA UN COSTO, da ridurre o da comprimere per mantenere quei margini di utile e di profitto per pochi, a danno di tanti, lavoratrici e lavoratori o della cittadinanza. (clicca qui)

La forza delle donne nel conflitto.

Per il primo appuntamento con il Festival del Mediterraneo ai Giardini Luzzati, la cantante, autrice e coreografa ruandese naturalizzata inglese Dorothée Munyaneza porta un’opera travolgente di musica e danza, per celebrare la forza delle donne in zone di conflitto. Tutte le informazioni sull’evento qui.

Pentole e padelle: quali ci fanno ammalare.

Non solo quelle trattate con PFAS. Su 

clicca qui  una carrellata dei vari tipi di materiali pericolosi per teglie e pentole. Ma anche per attrezzi da cucina disponibili sul mercato: mestoli, romaioli e fruste, ma anche ciotole nelle quali si mischiano gli ingredienti, taglieri e prodotti come la carta da forno, la pellicola ed il foglio di alluminio, perché ogni materiale – nessuno escluso – rilascia particelle nel cibo con cui viene a contatto

Un autunno di lotte.

Sulla newslettera di Doriella&Renato (clicca cui) fra l’altro troverete: Extinction Rebellion: prepariamoci insieme a un nuovo autunno di ribellione. Torniamo a marciare,  questa volta svalichiamo nell’Appennino. Campeggio di lotte davanti alla Mostra del cinema di Venezia. Incidetevi senza pietà di tatuaggi con Rum e Whisky. Nuovo ottobre in piazza con Fridays For Future. Mobilitazione contemporanea a Ghedi e Coltano.

Un percorso nelle scuole per cambiare sguardo sulla disabilità.

“Cambiamo sguardo: dire, fare, parlare di disabilità”: si chiama così il nuovo progetto dell’organizzazione CBM Italia, già attiva nelle scuole primarie e dell’infanzia, rivolto questa volta alle scuole di ogni ordine e grado di tutta Italia, tramite un percorso online dedicato a insegnanti e altro personale scolastico, attraverso invece una formazione in classe per alunni e alunne, studenti e studentesse, centrando l’attenzione soprattutto sul tema dei diritti delle persone con disabilità sanciti dalla relativa Convenzione ONU (continua…)