I manifesti sono stati affissi a Taranto su iniziativa dei sindacati Fim, Fiom e Uilm contro Lucia Morselli, amministratore delegato di Acciaierie d’Italia. Campeggia una grande foto della manager con accanto una medaglia con la scritta “peggiore gestione di sempre”. Al centro del manifesto invece la dedica delle sigle metalmeccaniche “A Lucia Morselli per lo straordinario risultato raggiunto: minimo storico di produzione e nessuna prospettiva ambientale”. Il manifesto è un’ulteriore contestazione al management in vista dello sciopero di 24 ore indetto per il 28 settembre, con presidi davanti alle portinerie di ingresso, nel giorno dell’evento ‘Steel Commitment 2023’ evento commerciale organizzato per i clienti dell’acciaieria.
Giorno: 27 Settembre 2023
Razzismo, ipocrisia e stragi nel Mediterraneo.
Nei primi sei mesi del 2023 sono arrivati circa 76 mila migranti in Europa (56 mila in Italia) attraversando il mar Mediterraneo: non rappresentano certo «un’invasione», come ci vorrebbero far credere, dato che sono 450 milioni gli abitanti che risiedono in Europa, 60 in Italia. 1.300 i morti e dispersi (289 bambini). La somma dei morti annegati dal 2014 ad oggi sta tristemente raggiungendo la quota di 28 mila. Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) almeno sette naufragi del 2023 testimoniano la responsabilità delle politiche imperialiste e predatorie adottate degli Stati membri della Ue, che, oltre ad essere la causa delle migrazioni, hanno sempre fatto scelte criminali nella gestione dei flussi migratori del Mediterraneo. Ad esempio, il memorandum tra la Ue e la Tunisia firmato da Meloni e Von Der Leyen, per trasformare la Tunisia in nuova frontiera esterna dell’Ue: le vittime saranno gli immigrati subsahariani, provenienti soprattutto dai paesi dell’Africa occidentale, che già si trovano o arriveranno in Tunisia: nazione denunciata per «razzismo istituzionale» e «sostituzione etnica», dunque con violenze, rastrellamenti e arresti sommari, deportazione di centinaia di persone. L’utilizzo della propaganda xenofoba e securitaria, continuerà a negare diritti fondamentali a milioni di immigranti che fuggono da guerre, povertà e disperazione
Con l’ennesima crisi umanitaria in atto nell’isola di Lampedusa, in Italia l’asse Meloni/Salvini fa della propaganda contro “l’immigrazione clandestina” il proprio punto di forza elettorale. Lo scopo è mettere in contrapposizioni le popolazioni disperate che scappano da guerre e colpi di Stato, da quelle che fuggono da carestie, povertà e disastri ambientali, vedi Marocco e Libia. Clicca qui.
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Salute e Ambiente nella terra degli Pfas.
Il terzo Convegno Ecologista di Arzignano ha stigmatizzato 50 anni di tolleranza istituzionale alla Miteni e dieci anni di silenzio e minimizzazione dalla scoperta “ufficiale” del CNR: da parte delle autorità, in primis dalla Regione Veneto, sulla più grande contaminazione da PFAS avvenuta in Europa, con stime ufficiali, al ribasso, di 200 chilometri quadrati di tre provincie venete inquinate irrimediabilmente da Miteni, 350.000 persone a rischio. Le istituzioni hanno brillato per la loro assenza e spiccano per il loro assenteismo le associazioni dei medici di famiglia, dei sindacati dei medici ospedalieri e l’Ordine dei Medici, sordo agli appelli. Un muro di gomma di dimensioni ciclopiche, una omertà vergognosa.
I danni sono incalcolabili e le patologie scaturiscono come bombe ad orologeria. E’ necessario costruire una rete dal basso, che difenda concretamente la salute dei cittadini, per introdurre misure di prevenzione e precauzione, controlli sui bambini e donne gravide, sicurezza sugli alimenti, razionalità delle cure, per citare alcune delle misure mai prese in considerazione dal Dipartimento di Prevenzione della Regione Veneto.
Relazione di Giovanni Fazio. Tra gli interventi al Convegno: sulle lotte contro gli inceneritori di Fusina e di Schio, l’azione dei Medici per l’Ambiente (ISDE), la relazione di Gianluigi Salvador sull’avvelenamento delle popolazioni della provincia di Treviso, la relazione di Francesco Bertola sulla importante indagine epidemiologica da lui ideata e diretta che l’ISDE sta svolgendo nel Veneto sui danni agli organi riproduttivi dei giovani nati da mamme contaminate da PFAS durante la gravidanza, una riflessione e testimonianza del rapporto tra contaminazione da PFAS e disabilità nel Veneto.