Parere negativo dei Comitati “La nostra aria” e “Zero Rifiuti” e dei Sindaci dei Comuni di Paderno, Robbiate, Imbersago, Verderio, Solza, Sotto il Monte e Cornate, alla richiesta di Italcementi di modificare l’autorizzazione integrata ambientale AIA per incrementare da 30.000 tonnellate/anno a 110.000 ton/anno il quantitativo di combustibili da rifiuti solidi non pericolosi (CSS – Combustibili Solidi Secondari) da utilizzare per alimentare a Caluso il forno di produzione del clinker (componente base del cemento), in parziale sostituzione dei combustibili fossili convenzionali.
Comitati e sindaci chiedono alla Provincia di Bergamo, considerata vera e propria controparte, uno studio epidemiologico-ambientale di “coorte”, residenziale e “retrospettivo” (ante-operam), considerato che le aree limitrofe al cementificio sono già fortemente inquinate, e l’eccesso di mortalità per cancro alla mammella riscontrato a Calusco con un incremento dell’87%. Italcementi, sfruttando i pareri favorevoli pronunciati da Ats Bergamo e Arpa, ha rispedito la richiesta ai mittenti.