I Pfas finiscono nel fiume Adige.

In Trentino, nella discarica Maza ad Arco i Pfas ci sono, in quantità. Secondo lAppa (Agenzia provinciale protezione dell’ambiente) la falda acquifera non sarebbe compromessa perché la barriera idraulica e il sistema di raccolta del percolato funzionerebbero. Il danno sarebbe stato contenuto, a differenza di quanto accaduto in Valle del Chiese dove una falda è compromessa e ora monitorata (l’altro caso di inquinamento importante da Pfas si ha nell’area ex Gallox a Rovereto.) Invece non è vero: la Maza non è stata oggetto di bonifica e dunque i Pfas ci sono, almeno dall’aprile 2019, quando venne fatto un rilevamento sul percolato in uscita (concentrazione di 7800 nanogrammi/litro di Pfas). Il depuratore di Rovereto non riesce a bloccarli. E dove finiscono? Nello specifico nel fiume Adige.