Per i PFAS la legge dovrebbe prescrivere “LIMITI ZERO, cioè divieto di produzione, come già per amianto e DDT. Contro le leggi si battono le aziende produttrici, che per decenni hanno prima nascosto e poi negato e poi sminuito la tossicità e la cancerogenità degli “inquinanti eterni”, e che infine ne stanno promettendo le impossibili bonifiche.
L’Epa, l’Agenzia per la protezione ambientale americana, intende entro l’anno fissare il valore limite nell’acqua potabile dei “forever chemicals’ a 4 parti per mille, cioè un valore al limite di quanto gli strumenti siano in grado di misurare in modo affidabile, ma comunque ancora troppo alto per tutelare adeguatamente la salute. Infatti la ricerca scientifica ritiene che non esistano limiti sicuri per la salute per gli PFAS nell’acqua potabile.
I grandi inquinatori chimici osteggiano la legge che li espone a risarcimenti miliardari nei confronti degli enti locali e dei cittadini.