Greenpeace, a voce di Giuseppe Ungherese, responsabile della campagna Inquinamento dell’associazione, sprona “il governo, il parlamento e i ministeri competenti ad assumersi le proprie responsabilità varando in tempi brevi una legge che vieti l’uso e la produzione di tutti i Pfas, insieme all’adozione di adeguati provvedimenti di bonifica e all’individuazione di tutti i responsabili”. Greenpeace parla di “Emergenza sanitaria e ambientale fuori controllo” e rilancia l’allarme PFAS “a seguito dell’inchiesta giornalistica “The Forever Pollution Project” che denuncia la contaminazione da Pfas diffusa in numerose nazioni europee Italia compresa. Infatti in Italia le zone con i più alti livelli di inquinamento rilevati sono alcune aree del Veneto, della Lombardia, della Toscana, e alcune zone del Piemonte, limitrofe allo stabilimento della Solvay specializzato nella produzione di Pfas”. “Questo quadro allarmante” sottolinea Greenpeace “è ottenuto grazie ai monitoraggi capillari che, però, non tutte le regioni effettuano: per cui si ipotizza una situazione ancora più grave”.
Con Greenpeace sono Legambiente, Movimento di lotta Maccacaro e Comitato Stop Solvay. Nella trascorsa legislatura, dall’ex senatore Mattia Crucioli è state presentato il Disegno di Legge che detta “Norme per cessazione della produzione e dell’impiego dei Pfas”. Insomma li mette al bando in Italia. Vieta la produzione (della Solvay di Spinetta Marengo AL), l’uso e la commercializzazione di PFAS o di prodotti contenenti PFAS, ne disciplina la riconversione produttiva e le misure di bonifica e di controllo.
A maggior ragione, come ricorda Greenpeace, perchè l’Echa (Agenzia europea per le sostanze chimiche) ha pubblicato una bozza per vietare la produzione e l’uso di migliaia di Pfas in UE, avviando così un processo per fermare la contaminazione di questi inquinanti. Nonche L’Epa (Agenzia per la protezione dell’ambiente) degli Stati Uniti ha proposto lo zero tecnico (il valore più basso che le attuali strumentazioni sono in grado di rilevare).
Infine, anche Greenpeace denuncia che la lobby della chimica, con la Solvay in testa, lavora a spron battuto per annacquare la proposta di divieto europeo dei Pfas (e il DDL Crucioli in Italia). Infatti l’inchiesta “The Forever Pollution Project” ha scoperto che più di 100 associazioni industriali, think tank, studi legali e grandi aziende stanno lavorando per influenzare la commissione europea e gli stati membri per indebolire il divieto PFAS, a cominciare dal nostro parlamento sul Disegno di Legge.