Ogni anno, in ogni paese del mondo, migliaia di persone vengono incarcerate per motivi di coscienza, per aver fatto azioni nonviolente contro la guerra, o per aver obiettato al servizio militare armato. La War Resisters’ International stila ogni anno l’elenco dei prigionieri di cui riesce ad avere notizie certe. E’ un elenco incompleto di resistenti attualmente in prigione per il loro lavoro per la pace; comprende quelli che sono contenti che si rendano pubbliche le loro storie e i loro nomi.
In Italia la Lista viene diffusa dal Movimento Nonviolento, nell’ambito della Campagna di Obiezione alla guerra.
Quest’anno stiamo evidenziando in particolare gli attivisti di Russia e Ucraina perseguiti per le loro proteste pacifiche contro la guerra, insieme agli obiettori di coscienza di Singapore, Eritrea, Corea del Sud e Israele. Clicca qui.
Giorno: 11 Dicembre 2022
Guerre dimenticate durante la Terza guerra mondiale.
Denis Mukwege, medico congolese e pastore protestante, premio Nobel per la pace nel 2018 per il suo impegno a favore delle donne vittime di stupri di guerra: “Il Congo vuole attenzione come l’Ucraina”. Due pesi due misure. Clicca qui. Oltre sei milioni di morti in Congo in 20 anni, nell’indifferenza dei media
Premio Nobel per la pace a chi sostiene la guerra.
L’ONG Center for Civil Liberties (Ucraina) ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace insieme ai difensori dei diritti umani russi e bielorussi. Qual è il segreto del suo successo? Insistere sul fatto che la guerra è necessaria e che non sono possibili negoziati. Clicca qui.
Il Comitato per il Nobel (Norvegia) ha assegnato ancora una volta un premio per la pace che viola la volontà di Alfred Nobel e lo scopo per cui il premio è stato creato, selezionando destinatari che palesemente non sono “la persona che ha fatto di più o meglio per promuovere la fratellanza tra le nazioni, il abolizione o riduzione degli eserciti permanenti e istituzione e promozione di congressi di pace.” Dal 1901, non è la prima volta che viene sputtanato questo premio. Ricordiamo: 1906, Theodore Roosevelt. 1919, Woodrow Wilson. 1978, Menachem Begin. 1990, Michail Gorbaciov. 1991, Aung San Suu Kyi. 2009, Barack Obama. Clicca qui.
NON ha ricevuto il premio Nobel per la Pace Mahatma Gandhi. Il paese pacifista più premiato sono gli Stati Uniti (23 volte), Seguono Regno Unito (12), Francia (10), Nazioni Unite (9)….. Italia (0). 105 persone sono state insignite, tra cui solo 16 donne. Per 19 anni non è stato assegnato.
Ambiente, amianto, infortuni sul lavoro.
Lunedì 12 dicembre alle 9.30 nella sala Laudato si’, al Campidoglio, a Roma, l’Osservatorio Nazionale Amianto e la Fondazione E-Novation saranno insieme in un convegno dal titolo “ESG – Stati Generali della Sostenibilità – ambiente e amianto, infortuni sul lavoro, governare la sostenibilità” durante il quale saranno sviscerati i temi degli infortuni sul lavoro, delle malattie professionali e più in generale della tutela dell’ambiente. Clicca qui.
Foto d’epoca.
- In foto, dal palco reale il presidente della repubblica Sergio Mattarella risponde all’ovazione infinita del popolo della politica della finanza e dello spettacolo. Si applaudono il o la presidente del consiglio Giorgia Meloni, fasciata/o in un abito di velluto Armani: “Spero sia all’altezza delle aspettative” dice raggiante ai giornalisti, ma le costerà una infreddatura. Non meno radiosa ma più coriacea è la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, in scintillante blu elettrico: “Non dovremmo lasciare che Putin distrugga l’Ucraina, anche per questo non vedo l’ora di vedere l’opera del russo Mussorgskij”. Elegante monospalla di seta nero per Laura Mattarella. Addobbati da pinguini, come tutti in teatro, Giuseppe Sala e Ignazio Benito La Russa battono le ali come pinguini.
All’interno del fasto della Scala di Milano nessuno è inzaccherato di uova marce come succedeva in altra epoca; all’esterno qualche bidone di vernice lanciato sui muri del teatro era stato prontamente ripulito e perseguito, la piazza è presidiata da polizia e carabinieri in assetto antisommossa che si accontentano di fronteggiare cori e slogan contro quelli che sono dentro: la casta dei Robin Hood alla rovescia.