A Tuscania 13 aerogeneratori alti 250 metri , con elettrodotti, opere connesse, per una potenza complessiva pari a 33,6 MW, stanno per essere installati a dispetto delle famose chiese romaniche di San Pietro e Santa Maria, monumenti celebrati nella storia dell’arte nazionale e internazionale; di terreni di consolidata agricoltura e in una zona dove la produzione di energia elettrica già supera il fabbisogno locale. Secondo Italia Nostra (clicca qui) “Appare evidente che l’Italia voglia consegnarsi alle lobby internazionali dell’eolico, arrendendosi senza condizioni all’annunciata occupazione del territorio nazionale. Eppure, è risaputo ormai che l’energia attesa da questo intervento potrebbe, più favorevolmente, essere prodotta con pannelli fotovoltaici collocati sui tetti di capannoni ed edifici pubblici: la loro superficie in Italia è superiore a 1200 kmq, una realtà più che sufficiente per il raggiungimento degli obiettivi del PNIEC”.