Mentre il procedimento contro i manifestanti (reati di resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale, danneggiamento e violenza privata), va avanti spedito, quello (reati di carattere urbanistico e ambientale) viene continuamente rinviato (perché cambiano in continuazione i giudici) a beneficio di 19 imputati, tra cui la società Trans Adriatic Pipeline (Tap), i vertici del consorzio internazionale, Saipem e altre aziende che hanno partecipato ai lavori di costruzione fino a Melendugno (Lecce) del mega-gasdotto proveniente dall’Azerbaigian.