Il 27 novembre 1986, tre anni prima della rimozione del muro di Berlino, Mikhail Gorbaciov e Rajiv Gandhi a nome dell’URSS e dell’India, un quinto dell’umanità, chiedevano un totale rovesciamento della politica di dominio e di guerra e proponevano di costruire un mondo libero dalle armi nucleari e nonviolento in cui la vita umana fosse considerata il valore supremo. Il messaggio fu del tutto ignorato in Occidente. Così come in Russia e in India. Nel senso che non fu neppure pubblicato in nessuna parte del mondo. Clicca qui il testo del documento firmato a Nuova Delhi dai leaders sovietico e indiano. Non solo come statista, ma anche come pacifista nonviolento, Gorbaciov fu un fallimento. Non è importante quanto siano alti gli ideali o i desideri di rinnovamento di un capo politico, in quanto ciò che veramente conta sono poi i risultati e le azioni concrete, quanto si costruisce piuttosto che quanto si distrugge.