Dmitrij Medvedev, considerato il politico più vicino a Putin, insulta i politici italiani: “Volevate continuare a fare del male alla Russia e starvene tranquilli e impuniti? Volevate vederla stramazzare al suolo, fatta a pezzi con le sanzioni. Le fate la guerra con armi e sanzioni, il male da voi causato non colpisce solo il popolo russo, ma anche il vostro proprio popolo. Sono gli italiani a pagare più dei russi le conseguenze della vostra follia. I vostri giornali già preparano mentalmente il popolo a risolversi i problemi economici e sociali che avrà quest’inverno. In Russia luce, gas, legna e acqua a volontà e a buon prezzo, ma in Europa è già emergenza su prezzi e occupazione. La causa non è Putin, ma dell’ottusa politica Ue-Usa-Nato e di chi l’ha sostenuta”. I politici italiani hanno risposto a Medvedev con insulti, forti nella convinzione che gli italiani sono disposti a fare sacrifici pur di fare la guerra alla Russia, e lo dimostreranno alle elezioni, smentendo Medvedev che li incita a far valere il voto: “ I voti degli elettori sono una potente leva di influenza anche sui politicanti più amorali.Quindi agite, vicini europei! Non tacete.Chiamate i vostri deficienti a rendere conto! E noi vi udiremo. Il vantaggio è evidente: l’inverno in compagnia della Russia è molto più caldo e confortevole che in un altezzoso isolamento con i fornelli del gas spenti e i termosifoni freddi”.E’ quel che si dice un parlare sprezzante, da smargiasso. Soprattutto non si capisce a chi Medvedev intenderebbe fare propaganda elettorale, considerando che, a proposito di sanzioni, tutti i partiti erano con Draghi, Meloni compresa.
E’ un articolo su Foreign Affairs di John Mearsheimer, probabilmente il maggiore studioso al mondo della logica di potenza. Si è diplomato a West Point, ha fatto parte dell’Esercito e dell’Aviazione degli Stati Uniti. Ha insegnato per quarant’anni all’Università di Chicago. I suoi testi sono letture obbligatorie in tutti i corsi di International Relations almeno occidentali, e nelle Accademie militari di tutto il mondo. Non ha mai cercato o accettato impegni nell’amministrazione politica degli Stati Uniti per conservare la sua indipendenza di pensiero e la sua obiettività di studioso. Foreign Affairs è il più importante periodico specializzato statunitense in materia di politica internazionale, e viene letto da tutta l’ufficialità politica ed economica americana ed europea; perciò l’articolo implica una forma di convalida ufficiosa della posizione di Mearsheimer, un severo monito sui rischi della guerra in Ucraina, e implicitamente un preoccupato appello per un cambio di strategia americana contro la Russia. Clicca qui.
“Giocare con il fuoco ci si brucia”: nel colloquio è stato anche l’avvertimento del presidente cinese Xi Jinping all’omologo Joe Biden, in vista delle elezioni medio termine in USA: