Gravi e preoccupanti le parole di Draghi in Parlamento: “<Cosa dovevamo fare? C’erano due idee. Una – che è anche la mia – aiutare l’Ucraina a difendersi dall’aggressione. L’altra che diceva: “Lasciamo che si sottomettano! Cosa vogliono questi ucraini da noi?”>. La seconda idea è quella che Draghi attribuisce a noi pacifisti. Ed è falsa.
Egli offende profondamente i sentimenti di chi è contro la guerra e non ne vuole l’ampliamento, ma l’interruzione immediata, per una soluzione ragionata e giusta del conflitto politico tra due parti. I nonviolenti non vogliono qualunque pace, non vogliono la sottomissione di nessuno, non vogliono la pace imposta dal più forte in armi omicide, ma vogliono la pace giusta, che non viene mai dalla vittoria militare, pagata con vittime innocenti da tutte le parti in guerra. La vittoria militare afferma solo la violenza delle armi, non la ragione e il diritto. Non sono le armi, ma il dialogo umano ragionevole, che affermano diritto e ragione. Cosa si poteva fare? Non dare le armi. Come non abbiamo mai dato armi alla Palestina occupata, che non le ha neppure chieste, e ad altri popoli (Yemen, ecc. ), violentati anche con armi da noi italiani vendute ai loro violentatori. Si poteva… (continua Enrico Peyretti)