L’amianto non dà mai tregua, neppure nella bonifica.

La Procura di Pavia ha mandato la Guardia di finanza a sequestrare un’area di circa 140 mila metri quadrati: sono i terreni della ex Fibronit di Broni, nell’Oltrepò pavese, che  ha diffuso morte dal 1932 al 1994 producendo  manufatti per edilizia in amianto. Così come la più famosa Eternit di Casale Monferrato, che nella provincia di Alessandria ha provocato almeno 2.500 morti. La Fibronit continua a produrre morti: i lavori di bonifica sono compiuti da anni in maniera inadeguata e truffaldina: le società che dovrebbero ripulire l’area dei veleni incassano i soldi pubblici – più di 8 milioni di euro pagati dal ministero dell’Ambiente e dalla Regione Lombardia – ma lasciano che l’amianto continui a fare i suoi danni. Clicca qui Gianni Barbacetto.