L’Italia, fra i Paesi avanzati e con sistemi sanitari universalistici, è uno di quelli con i più bassi livelli di spesa sanitaria, pubblica e privata, pro-capite, sia in termini assoluti che in relazione al Pil. Tra il 2008 e il 2018 ci sono stati 3 milioni e mezzo di ricoveri in meno, segno del calo dell’offerta pubblica in posti letto e figure sanitarie. In un decennio sono stati cancellati 40.000 (18%) letti di degenza nel pubblico, chiusi 200 ospedali e 1.000 presidi di specialistica ambulatoriale e sono venuti a mancare circa 70.000 sanitari tra medici, infermieri e altri addetti alla sanità. C’è stato uno slittamento tra l’assistenza ospedaliera verso altre strutture assistenziali e anche verso l’assistenza domiciliare, tutte private. La componente privata ha raggiunto il 23-25% con un’offerta di degenza fino al 48% del totale. Continua la fuga di figure sanitarie dal pubblico a causa di trattamenti economici non adeguati e il conseguente allungamento delle liste d’attesa delle prestazioni sanitarie, che spingono i pazienti a rivolgersi sempre più frequentemente al privato. Clicca qui.