
Dopo quello veneto, la conferma arriva da quattro studi pubblicati di recente secondo cui i Pfas, noti immunotossici, sono in grado di ostacolare la capacità dell’organismo di combattere il Covid-19, soprattutto per i bambini. Gli studi inglesi, svedesi, danesi e cinesi inchiodano ancor più queste sostanze chiamate “prodotti chimici per sempre”, in grado cioè di rimanere nel corpo per anni o decenni, i C6O4 e ADV in particolare prediligono i polmoni. Sono state rinvenute nel sangue dell’80% dei bambini veneti controllati (ritrovamento assente nel sangue dei bimbi alessandrini… per il semplice motivo che non sono stati esaminati). I Pfas sono utilizzati in migliaia di applicazioni in dozzine di settori e sono collegati a cancro, diminuzione dell’immunità, malattie del fegato, problemi renali, difetti alla nascita ecc.