Da martedì otto marzo in Italia ci sono un paio di “eroi” in più: si tratta di due fotografi piacentini – Sergio Ferri e Marco Salami – presenti a quella che avrebbe dovuto essere la conferenza stampa congiunta del Premio Attila con il sindaco della città polacca di Przemyśl, Wojciech Bakun, conclusasi con una figura di merda di proporzioni colossali di Capitan Mojito.
La storia viene raccontata bene dall’edizione telematica del quotidiano piacentino Libertà, dove campeggia un articolo che dà la parola ai due operatori dell’informazione presenti in stazione, dove avrebbe dovuto tenersi il momento topico della visita di Matteo Salvini, rivelatosi un clamoroso autogol.
Dopo che il leader leghista era stato umiliato dal borgomastro della cittadina al confine tra la Polonia e l’Ucraina – che ad un certo momento rifiuta pubblicamente di ricevere l’ospite, invitando lo stesso a seguirlo oltre il confine per condannare il presidente della Federazione Russa – i due hanno apostrofato il parlamentare italiano definendolo «Pagliaccio! Buffone!» ed invitandolo ad indossare di nuovo la maglia con l’effigie di Putin.