Il nostro “editoriale” sull’ultima mailinglist, “Né con la Russia né con la Nato. Fuori l’Italia dalla Nato, fuori la Nato dall’Italia” (clicca qui) non ha incontrato che poche reazioni estreme: evviva la Nato o evviva la Russia. Nel titolo avremmo dovuto aggiungere “Fuori la Russia dall’Ucraina”, come si comprende bene dal testo. Meglio di noi si esprime padre Alex Zanotelli: clicca qui. A cominciare dalle ragioni (le responsabilità) che hanno portato a questa guerra, le sue sono anche le nostre proposte per superare questa guerra e per evitare la prossima. Le sue riflessioni sono le nostre anche sulla crisi del Movimento Pacifista.
“Purtroppo con amarezza devo constatare che il grande movimento popolare contro i missili a Comiso, contro la guerra in Jugoslavia e in Iraq, non c’è più. Come mai, in questi anni non siamo riusciti, purtroppo, ad appassionare i giovani e tutti gli italiani alla Pace? I tanti gruppi che lavorano per la Pace, spesso dimenticati dalla Politica, devono sforzarsi di creare un grande movimento nazionale per portare ancora una volta in piazza il popolo della pace, perché convinca il governo alla demilitarizzazione del territorio italiano” scrive Zanotelli. Zanotelli purtroppo riscrive quanto affermava nell’intervista sul libro “Ambiente Delitto Perfetto”
il cui tema conduttore era appunto la constatazione che i Movimenti italiani nel 2011 stavano subendo una sconfitta epocale, paradossale sconfitta perché prodottasi proprio all’indomani del vittorioso referendum in quanto essi non avevano saputo/voluto affermarsi come soggetto politico nazionale per un modello alternativo di società, disperdendo così un immenso patrimonio di “democrazia partecipata” che si era clamorosamente espresso nell’epoca referendaria. “Così anche i vacillanti Movimenti pacifisti sono sati definitivamente appiattiti nella sconfitta generale” scrivemmo “Ma non è dello stesso avviso Mao Valpiana: leggi l’intervento…”. Dieci anni dopo, avremo tempo e modo di riprendere la discussione sull’odierna crisi del Movimento Pacifista. Iniziamo spulciano alcune dichiarazioni prima dell’invasione in Ucraina: clicca qui.