Le famiglie di 500 mila lavoratori, tutti dai 50 anni in su, privi di green pass rafforzato, resteranno senza stipendio per quattro mesi. Si aggiungeranno, secondo i dati Istat e Caritas, a quanti vivono al di sotto della soglia di povertà: che si aggirano intorno ai 6 milioni di persone, il 10% dell’intera popolazione, con tendenza ad aumentare a causa della crisi. Se però nel calcolo si includono tutti quelli che sono stati occupati almeno 1 mese e che reputano il lavoro come il loro status prevalente, il dato cresce al 13,2%. La fascia degli over 50 in povertà è intorno al 30% del totale. L’impatto di questi 500 nuovi disoccupati si ripercuoterà sull’intero sistema economico italiano. “Se siamo d’accordo che lo scopo delle misure anti covid è di garantire la sicurezza collettiva diventa chiaro che il tampone risponde esattamente a questa esigenza. Eliminarlo dalle alternative al green pass è esclusivamente punitivo,” sostiene Gianluca Cicinelli: clicca qui “la macelleria sociale già in atto diventa pura criminalità”.