I fanghi da depurazione che vengono riutilizzati come fertilizzanti per l’agricoltura presentano sostanze microbiologiche e chimiche tossiche o potenzialmente cancerogene. Secondo la normativa, alcune sostanze permesse nei fanghi e nei cosiddetti “gessi di defecazione”, che sempre da fanghi sono fatti, seppur con limiti bassi, non dovrebbero proprio esserci. Il limite, insomma, dovrebbe essere zero, visto che la possibilità che finiscano nel piatto insieme all’ortaggio coltivato su quel terreno è concreta e anche una minima quantità è dannosa. Clicca qui il video con la direttrice scientifica dell’Istituto Ramazzini di Bologna, Fiorella Belpoggi.