Sono ormai ovunque, in moltissimi oggetti di uso quotidiano ma anche nell’acqua piovana, negli oceani e nella polvere delle nostre case. Contaminano acqua, aria, suolo e ovviamente anche l’organismo animale (trovati nelle uova) e umano (trovati nel sangue e nel latte materno ). L’esposizione è stata collegata a problemi di fertilità, cambiamenti nel metabolismo e un aumento del rischio di obesità e cancro. Sono impossibili da arginare: sia quelli (il Pfoa) che respingendo l’acqua e risalendo in superficie sono nuovamente rilasciati nell’atmosfera, sia quelli (il C6O4) che si dissolvono in acqua e rimangono vicino alla superficie, in uno strato tra i 50 e i 200 metri di profondità.
Il professor Ian Cousins, chimico ambientale dell’Università di Stoccolma, ha studiato per oltre 20 anni i Pfas e ha concluso dunque che potranno avere effetti catastrofici sulla salute umana a lungo termine quando sarà toppo tardi per fare qualcosa, dunque l’unica soluzione è non utilizzarli più. Clicca qui.