Non c’è solo la Provincia di Alessandria che nega alla popolazione la conoscenza di fondamentali documenti inerenti la propria salute, ovvero l’accesso integrale alla autorizzazione AIA concessa alla Solvay di Spinetta Marengo con ben 38 “omissis” per la produzione del micidiale Pfas cC6O4. C’era anche la Regione Veneto che ora però è stata condannata dal Tar: la popolazione inquinata da decenni ha il diritto di sapere i dettagli della contaminazione degli alimenti coltivati in zona, quali sono i prodotti più a rischio e la loro provenienza, con riferimento a tutte le dodici sostanze pfas che sono state analizzate. Analogamente ci si aspetta che la Magistratura alessandrina faccia altrettanto ordinando alla Provincia la desecretazione dell’AIA. Perché questi Enti nascondano i dati? E’ presto spiegato: non è escluso che la trasparenza del“Piano di campionamento degli alimenti per la ricerca di Pfas” riveli il reale impatto dei Pfas sulla catena alimentare veneta e costringa la Regione a riformulare lo stesso “Piano di sorveglianza sanitario”.
Tale revisione è quanto mai doverosa alla luce delle scoperte di correlazioni (prof. Foresta) tra Pfas e malformazioni nervose: già nelle fasi embrionale e di sviluppo cognitivo, fino al Parkinson.