L’assessore all’Ambiente che insegna come chiudere la fabbrica di Spinetta Marengo.

Impressiona, nel 2021, l’intervista a La Stampa di Ezio Guerci, ex assessore PCI all’Ambiente di Alessandria, che riscrive la storia alla stregua del romanzo di Orwell. Si vanta di aver avuto il coraggio – a differenza degli attuali amministratori – di bloccare le produzioni inquinanti dello stabilimento Montedison (oggi Solvay) di Spinetta Marengo. Da quale pulpito viene la predica! E vorrebbe insegnare ai gatti ad arrampicarsi.

L‘affermazione infatti non ha alcuna rispondenza con i fatti storici. In realtà, Guerci mise in scena col sindaco Giuseppe Mirabelli una pagliacciata: così la definii sui giornali dell’epoca. La sceneggiata, con titoli drammatici a sei colonne sui giornali La Montefluos costretta a chiudere 900 dipendenti sospesi dal lavoro, infatti scoppiò come una bolla di sapone: nessun impianto fu fermato, l’inquinamento proseguì più forte di prima. In quale scambio consistette la trattativa fra Comune e Montedison? L’ex sindaco non può più rispondere, l’assessore potrebbe scoprire gli altarini…  (Leggi tutto)

Sequestrate le cartelle cliniche dei lavoratori della Solvay di Spinetta Marengo.

Il bisettimanale di bisdisinformazione di Alessandria se ne guarda bene dal ricordare che nel 2009 aveva omesso di comunicare ai lettori che nel nostro esposto alla Procura avevamo denunciato la presenza di valori enormi di Pfoa nel sangue dei lavoratori dello stabilimento Solvay di Spinetta Marengo: valori tossici e cancerogeni secondo le documentate rilevanze scientifiche internazionali allegate. Secondo noi le cartelle cliniche rappresentano la “pistola fumante” del reato di dolo.  Nel suddetto articolo, Il Piccolo si premura a nascondere che, dal 2009 fino a pochi mesi fa, non ha menzionato mai i nostri ripetuti esposti che sollecitavano la Procura a sequestrare le cartelle cliniche nascoste da Solvay. Anzi, avrebbe potuto pubblicare i certificati di analisi, e non lo ha fatto. Come vogliamo chiamare l’assistere passivamente a un atto colpevole che si dovrebbe impedire, tacito consenso o tolleranza? Scontato che non si è gravati da obbligo giuridico, non c’è invece nessun dubbio sul reato deontologico che commette chi avrebbe l’obbligo di fare informazione. A tacere del codice etico di un giornale che non nomina mai e poi mai il nome di chi da cinquanta anni rappresenta, a proprie spese, l’antagonista per antonomasia dei fatti e dei misfatti del polo chimico spinettese. Va dato invece atto che questa Procura sta facendo quello che gli inquirenti passati non hanno mai fatto.

Giornata di lotta internazionale delle donne.

Con banchetti, musica, djset, microfono aperto, azioni e performance collettive. A un anno dall’esplosione dell’emergenza sanitaria, le condizioni di vita e salariali delle lavoratrici e dei lavoratori stanno ulteriormente peggiorando, e a pagare il prezzo della crisi sono soprattutto le donne. I recenti dati Istat sono impietosi: dei 101.000 posti di lavoro persi in Italia nel dicembre 2020 a dispetto del cosiddetto “blocco dei licenziamenti”, oltre il 98% riguarda le donne; su base annua il 70% dei nuovi disoccupati sono donne….”. Clicca qui la Newslettera di Doriella&Renato con le altre iniziative NoTav Valsusa.

Si sdoppiano gli stabilimenti Solvay a Livorno e Alessandria per non pagare le bonifiche.

Bruxelles vuole mani pulite in Italia.

Certe decisioni, che riguardano l’Italia,  non possono che essere prese a  Bruxelles. Noi, che mastichiamo un po’ di francese, ne capiamo più di quanto viene biascicato nei corridoi di Bollate, da dove sfuggono le notizie. Il segretario CGIL di Alessandria, Franco Armosino, invece ha orecchiato qualcosa negli ambienti sindacali notoriamente inaffidabili e ha equivocato che si parlasse di chiusure allo stabilimento Solvay di Spinetta Marengo, e pronto ha offerto la baratteria con la localizzazione del deposito nucleare nazionale. In realtà si dovrebbe parlare di scorpori. Infatti, dalla casa madre belga della Solvay, la manager franco-marocchina Ilham Kadri sta completando la  nuova strategia avviata con le dismissioni e vendite di Porto Marghera (HF e HFC) e Bussi sul Tirino. Previo il conforto di membri del Congresso e delle agenzie di rating, Kadri con il Country Manager  Italia Marco Colatarci sta mettendo a punto gli scorpori, alla luce dei procedimenti giudiziari per catastrofi ambientali che si stanno abbattendo su Rosignano  e Spinetta.

A Rosignano (clicca qui) quindi  ha già annunciato l’adozione di misure “per organizzare la sua attività relativa alla produzione di carbonato di sodio e derivati in una struttura legale separata, controllata dalla capogruppo”. In pratica un’altra società, pronta ad assumersi le responsabilità degli effetti di un secolo di scarichi (sulle “piagge caraibiche” tonnellate di mercurio, arsenico, cadmio, nickel, piombo, zinco, di cloro etano). Per la multinazionale  l’obiettivo ufficiale  è rafforzare “la trasparenza dei risultati finanziari ed operativi e l’attribuzione di responsabilità, in linea con il mandato di ottimizzare ritorni e generazione di cassa, aumentando nel contempo la flessibilità di possibili future scelte strategiche”. Obiettivo che possiamo tradurre: per non pagare la bonifica, scorporo della Business unit Soda ash end derivates in un nuovo soggetto industriale.

L’antiphōna per scaricare la bonifica, a Spinetta canta la stessa musica: “scorporo in una nuova società, una legal entity scollegata dalla casa madre”. Riguardo al Pfas C6O4 che gioco forza andrebbe eliminato, si tratta di individuare la filiera giusta fra le linee produttive di Monomeri fluorurati (TFE HFP), Monomeri speciali (PMVE PPVE PFBD), Polimeri fluorurati: plastomeri (Algoflon  Hyflon  Polymist) ed elastomeri fluorurati (Tecnoflon), Fluidi fluorurati: Fomblin, Galden Solvera Fluorolink, Polimeri speciali: Aquivion, Solvene. La valvola di compensazione sarebbe la “cinesizzazione”: gestione e interscambio con il modernissimo sito di Solvay a Changshu in Cina strategicamente annunciata da Michael Finelli che ha preso il  posto di Augusto Di Donfrancesco alla guida della divisione Specialty Polymer. Nel contempo resterebbero a Spinetta anche da sciogliere i nodi “condominiali” con Edison della centrale termoelettrica e con Arkema dell’impianto trattamento fluidi che scarica i veleni in Bormida. Il direttore dello stabilimento, Andrea Diotto, possiederebbe una bozza di piano che potrebbe illustrare prima della manifestazione del 13 marzo ad Alessandria davanti al Comune.

Il C6O4 è il peggiore dei Pfas.

Spinetta e Alessandria sono nella morsa di un molteplice ventaglio di inquinanti. Un disastro ambientale acclarato da una sentenza passata in giudicato che costringe la popolazione a convivere con una situazione su cui ora pesa una seconda inchiesta della Procura alessandrina che indaga, insieme ai Carabinieri del Noe, per un’ipotesi di disastro ambientale (bis) e omessa bonifica. Clicca qui l’intervista al prof. Carlo Foresta membro del Consiglio superiore di Sanità.

Aldo Capitini maestro della Nonviolenza.

Filosofo e pensatore religioso, è stato attivo nella vita pubblica italiana dagli anni Trenta fino agli anni Sessanta mantenendo una dialettica aperta tra teoria e prassi e presentandosi con un profilo di “indipendente” rispetto a qualsiasi appartenenza filosofica, politica o religiosa. Teorico della “nonviolenza”, si è opposto al fascismo senza partecipare alla Resistenza; animato da un profondo sentimento religioso, si è schierato contro ogni forma di dogmatismo teologico e contro le gerarchie ecclesiastiche. Clicca qui vita ed opere.

Danilo Dolci apostolo della nonviolenza.

La sua figura presentava punti di incontro e convergenza con mondi tra loro molto distanti – la spiritualità cristiana, la sinistra marxista ortodossa ed eterodossa, il mondo della cultura e della scienza, la povera gente – senza mai aderire, tuttavia, esclusivamente ad alcuno di questi, all’insegna di una soggettività eccezionalmente ricca, che rifiutava appartenenze entro rigidi confini identitari. Clicca qui la vita e le opere.

Un grande progetto europeo per Venezia.

Riproponiamo un Dossier AmbienteVenezia dove si affrontavano diversi problemi di Venezia tra Cambiamenti Climatici, innalzamento dei livelli del mare, sistema MOSE e portualità (clicca qui). Nonché il documento, per un grande progetto europeo per  Venezia, delle  Associazioni al Presidente del Consiglio nell’occasione della presentazione del Piano Italiano relativo alla Next Generation EU: clicca qui.

Moratoria trivelle.

Passo falso del governo. Clicca qui il Coordinamento nazionale No Triv, in cui si chiede in particolare  il blocco della riattivazione delle attività di ricerca, delle istanze di concessione, nonchè l’abrogazione delle proroghe automatiche.

Bonifiche ancora a zero.

Su 41 Siti di interesse nazionale, quelli in cui i procedimenti di bonifica sono fermi allo 0% sono 13 per quanto concerne i terreni , e 16 per quanto riguarda la falda. Il totale è di oltre 200mila ettari tra terra e mare contaminati a causa delle attività antropiche svolte nel corso del XX secolo e, in alcuni casi, ancora in essere. Questa è l’eredità lasciata dai grandi gruppi industriali di un tempo, poi convogliati in società come Eni, Edison, Enel, Total, Api, Arvedi, Snia, Caffaro, Solvay, ArcelorMittal(continua)

Il sequestro del sansificio di Ribera.

Riescono perfino a inquinare producendo olio ad uso alimentare: le emissioni diffuse dei gas in atmosfera, il mancato smaltimento delle ceneri derivanti dalla combustione e lo scarico delle acque reflue industriali in un affluente del fiume Magazzolo, senza il preventivo trattamento di depurazione chimico-fisico e biologico. Si aggiungono gli altrettanto gravi e numerosi inadempimenti alla normativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Il Tribunale di Sciacca esegue  il sequestro degli oltre 19.000 mq dello stabilimento industriale nel comune di Ribera. L’attività di servizio della Guardia di Finanza segue i numerosi sequestri di discariche abusive operati negli ultimi mesi nel territorio di Sciacca a tutela dell’economia legale, della concorrenza leale tra imprese, dell’ambiente e della salute dei cittadini. Clicca qui.