Dall’impianto Ipoclorito Inovyn. Solo nel pomeriggio i tecnici Asl del Dipartimento di Prevenzione; sono entrati per le verifiche nello stabilimento a rischio di incidente rilevante. Solo la mattina dopo, non appena appresa la notizia, ARPAT ha contattato il responsabile della Sicurezza che ha rassicurato che il rilascio “di aria” non ha provocato conseguenze per l’ambiente ma solo “irritazioni delle vie respiratorie a tre operatori di una impresa esterna, due dei quali trasferiti in ospedale” ovviamente “in via precauzionale”. Solo a settembre si procederà alla verifica dell’esito delle attività di analisi dell’evento incidentale che l’Azienda sta effettuando. Evento ritenuto irrilevante da sindacalisti e ambientalisti locali che neppure l’hanno commentato.
Mese: Settembre 2020
L’ecopacifista Albert Einstein era anche socialista?
Risponde lui stesso: clicca qui.
Radio No Tav.
RADIO NO TAV va in onda ogni giovedì. Il programma ha origine come Radio Maddalena Libera, radio pirata che emetteva dalla Libera Repubblica della Maddalena, Val Susa, pianeta Terra. Ogni settimana approfondiamo avvenimenti di attualità sulla lotta e cerchiamo di socializzare tutte le informazioni utili a chi si batte contro il treno veloce, in Valsusa e altrove. (Continua) sulla newslettera di Doriella&Renato insieme al programma di tutte le prossime iniziative dalla Valsusa.
Siamo ancora all’anno zero della tutela della salute di Falconara.
In interi quartieri ennesimo episodio di esalazioni di idrocarburi/zolfo) della raffineria API. Clicca qui Ondaverde Onlus e Comitato Mal’aria Falconara/Castelferretti.
Non chiamatemi “morbo”, ovvero il Parkinson non è contagioso.
Campagna per sradicare lo stigma e l’ignoranza che circondano la malattia, favorire la diagnosi precoce, promuovere i diritti delle persone con Parkinson alle cure, all’inclusione sociale e a una migliore qualità della vita. (continua…)
“Veleno” è un viaggio attraverso Taranto, città ostaggio dell’ILVA.
Qui più che altrove ogni vita è provvisoria. Qui più che altrove non c’è tempo da perdere. Non c’è niente da perdere. Tiroiditi autoimmuni, dermatiti, endometriosi, forme infiammatorie artritiche o vascolari, allergie di ogni tipo, sindrome MCS (sensibilità chimica multipla), disturbi bipolari, malattie neurodegenerative, SLA, patologie genetiche, malformazioni alla nascita …. le statistiche ancora non misurano l’ infinita varietà di forme che a Taranto può assumere il dolore, che segue l’infinita varietà degli inquinanti chimici prodotti da Ilva, Eni, Cementir, Arsenale militare. Clicca qui il libro “Veleno” di Cristina Zagaria, la battaglia di una giovane donna.
La Giornata Mondiale della Fibrosi Cistica nell’anno della pandemia.
Dedicata a quella che costituisce la malattia genetica grave più diffusa, con uno sguardo al rischio Covid e uno alle ultime novità terapeutiche. (continua…)
Porre fine alla produzione e all’imbottigliamento in vuoti a perdere di plastica.
I grandi produttori resistono alle pressioni per eliminare i vuoti a perdere in Pet (Polietilentereftalato), ma il timore per l’effetto inquinante delle microplastiche sull’ambiente marino si è ormai consolidato e le imprese in realtà si organizzano per alternative. Clicca qui.
Le “leggi” della guerra nucleare.
L’opinione pubblica tende ad ignorare la minaccia principale che pende sulla sopravvivenza dell’Umanità. Alla vigilia della Giornata ONU contro le armi nucleari clicca qui Alfonso Navarra.
La newsletter di PeaceLink di settembre è online.
La puoi trovare in questa pagina web: https://www.peacelink.it/
L’avventurosa storia del giornalismo di Lino Balza.
Volume quarto, collocato ormai nella “democrazia digitale” forma spuria della “democrazia partecipata” dei decenni trascorsi , che gli accorti lettori di Edward Bellamy ameranno chiamare con noi “Guardando indietro”. Clicca qui la prefazione. Il primo volume aveva raccontato del “piccolo mondo antico”; il secondo aveva ripreso dagli anni ’80 e si era fermato alle soglie del terzo millennio, perciò “nel mezzo del cammin”; il terzo volume aveva affrontato il “piccolo mondo moderno” del primo decennio 2000.
Tre intense giornate di lotta in Valsusa.
Urge sempre una legge sui caregiver familiari.
Ovvero su coloro che si prendono cura quotidianamente di persone non autosufficienti a causa di gravi disabilità. Urge riconoscimento legale, retribuzione lavorativa e diritti connessi, rappresentatività in ogni sede programmatica, decisionale e operativa. (continua…)