Il laboratorio di chimica e tossicologia dell’ambiente dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano ha individuato una ventina di composti che possono essere utilizzati in sostituzione dei famigerati Pfas, gli acidi perfluroroalchilici che stanno causando un numero crescente di problemi all’ambiente e alla salute umana. La scoperta è arrivata nell’ambito di uno studio condotto con il ministero dell’Ambiente.
Lo studio del Negri dimostra che i Pfas non sono insostituibili e che esistono almeno una ventina di sostanze che potrebbero prenderne il posto. Secondo lo studio: “A partire da questa lista il ministero ha l’obbiettivo di fornire degli orientamenti precisi alle aziende che ne fanno maggiore uso.” Dunque Solvay non ha alcun alibi occupazionale a produrre C6O4, dunque l’autorizzazione AIA va negata dalla Provincia.