CGIL CISL UIL di Alessandria testimoni PFAS a favore di Miteni?

Se  ad Alessandria l’AIA Autorizzazione Integrata Ambientale  promuove alla Solvay il C6O4  (Pfas a catena corta), Miteni avrà buon gioco a contestare alla Procura di Vicenza che questa sostanza  non può entrare come tossica e cancerogena nel capo di imputazione.  Solvay chiede ai sindacati alessandrini questa “licenza di uccidere” tramite silenzio-assenso in Conferenza dei Servizi, in cambio, si sospetta, del ritiro di 28 licenziamenti. Perciò il “Movimento di lotta Maccacaro” ha intimato ai sindacati –clicca qui la lettera aperta– di troncare di netto lo sconcertante  sospetto di inciucio sottoscrivendo integralmente il documento degli ambientalisti di opposizione all’AIA.   

Nazionalizzare l’Ilva significa.

Nazionalizzare l’Ilva significa ridurne le dimensioni, bonificarla, convertire l’area in altre produzioni e servizi. C’è chi non è d’accordo. E chi è d’accordo ma non ha il coraggio di dirlo.poli

Clicca qui Massimo Giannini, Marco Revelli, Turi Palidda, Franco Astengo, Doriana Goracci, IlSole24Ore, Slai Cobas, CARC, (nuovo) partito comunista italiano, Proletari comunisti, Avvocatura democratica.  

Vergogna mondiale la scorta per l’antisemitismo contro Liliana Segre.

Arrivano al ritmo  di 200 al giorno gli insulti social alla senatrice sopravvissuta ad Auschwitz e testimone dell’Olocausto. Da destra le giungono solidarietà pelose. In generale, c’è grande confusione con l’uso dei termini. Tra Antisemitismo” (è l’odio culturale e razziale nei confronti di chi professa la religione ebraica o discende dai fedeli della suddetta religione) e “Antisionismo (oggi è il rigetto di una Palestina  occupata e sempre più usurpata da Israele, vittime i popoli arabi che la possedevano da più di un millennio). Inoltre identificare  “israeliani” con “ebrei” è come “italiani” con “cattolici”.  Mentre c’è perfetta consonanza fra nazifascismo razzismo e antisemitismo.

Martiri di Nassiriya? No, soldati a difesa del petrolio.

Padre Alex Zanotelli:  “Anche i militari vittime dell’attentato a Nassiriya non andrebbero definiti ‘martiri’, in quanto noi eravamo lì per difendere con le armi il nostro petrolio: guardiamoci in faccia e diciamoci queste cose, anche se purtroppo in Italia sembra impossibile dirlo e costa una valanga di insulti… ma è questa la cruda verità. Cosa ci stanno a fare, ancora oggi, i soldati italiani in Iraq, come del resto anche in Afghanistan? Noi occidentali li aiutiamo a fare la guerra all’Isis? Ma se in Siria abbiamo abbandonato i Curdi, che hanno davvero lottato contro l’Isis…”. A proposito dei feriti nell’attentato in Iraq definiti “eroi di Stato” piuttosto che “vittime di Stato”: “ L’Iraq è stato distrutto da una guerra completamente ingiusta, tutta costruita sulle menzogne dell’Occidente, contro cui una delle poche voci che si sollevò allora fu quella di Papa Giovanni Paolo II , il popolo è stato annientato. Restare in una situazione del genere è un obbligo morale per la comunità internazionale, anche per noi italiani, ma non con i militari: servono ben altre presenze per ricostruire quel territorio e rimettere in piedi quella società”.

Tokamak, il reattore a fusione nucleare che addomestica il Sole.

Progetto congiunto di Ue, Svizzera, Usa, Russia, Cina, Giappone, India e Corea del Sud. L’investimento italiano è di 1,2 miliardi di euro. Serve solo a bruciare miliardi di €, non ha prodotto nulla in 50 anni  e non produrrà nulla in futuro. Oggi non siamo più vicini alla soluzione di quanto non lo fossimo 50 anni fa. A qualcuno potrebbe venire il dubbio che sia assurdo insistere, ma questo qualcuno ci campa e ci camperà a spese di Pantalone.

Alzi la mano chi sa perché a Spinetta si muore di più.

“Si muore di più ma non si sa il perché…” E’ il titolo di prima pagina su Il Piccolo bisettimanale di Alessandria. Un paradosso -penso- chiaramente sarcastico -penso- chiunque conosce il perché: il complesso chimico Solvay (ex Montedison). Agli spinettesi infatti basta contare quanti tumori in famiglia. Gli altri alessandrini da 50 anni hanno letto le mie quotidiane denunce, anche sul Piccolo quando a dirigerlo era Paolo Zoccola. Quando è subentrato Roberto Gilardengo mi hanno letto sugli altri giornali  soprattutto su internet. Vado alle pagine 14  e 15 dove sono annunciati i servizi, per verificare se il neo direttore, Alberto Marello, ha ripristinato la dignità giornalistica. Evidentemente non basta cambiare direttore quando i giornalisti restano gli stessi. Monica Gasparini e Roberto Giladengo ci tengono  mostrare la contraddittorietà delle accuse di dolo ai dirigenti e perfino  le  pene che la Cassazione dovrà ulteriormente dimensionare a quattro “pesciolini”  a fronte di un banale disastro colposo che, in fondo, non preoccupa affatto gli abitanti di Spinetta intervistati. Non aggiungo un pesante commento personale a quello che, di spalla, fa Claudio Lombardi, ex assessore all’Ambiente. Rinvio alle letture sul Sito della Rete Ambientalista, prevedendo che sulla libera stampa locale  non comparirà questo scritto.

Lino Balza       

Costituzione di un’area ECA a maggior controllo delle emissioni nel Mediterraneo.

Conferenza internazionale ad Atene. Clicca qui.  AmbienteVenezia  e Comitato NOGrandiNavi, assieme a diverse associazioni e comitati di città portuali italiane e del Mediterraneo, hanno aderito: il trasporto marittimo contribuisce in modo molto rilevante all’inquinamento atmosferico (particolato, black carbon, ossidi di azoto e ossidi di zolfo) che danneggia la salute umana, l’ambiente e il clima. Clicca qui le proposte dell’associazione AmbienteVenezia.

PFAS PFOA: il C6O4 processato a Vicenza, barattato ad Alessandria in cambio di licenziamenti.

Clicca qui il Comunicato stampa del “Movimento di lotta per la salute Maccacaro”:

L’8 novembre Solvay incontra ad Alessandria i sindacati ai quali offre di convertire 28 licenziamenti in cambio di continuare come struzzi a non sollevare problemi insormontabili sull’utilizzo a Spinetta Marengo del tossico e cancerogeno C6O4: per il quale infatti ha chiesto alla Provincia -malgrado l’opposizione delle Associazioni ambientaliste- l’Autorizzazione Integrata Ambientale.

L’11 novembre inizia a Vicenza il processo contro Miteni di Trissino per avvelenamento doloso delle acque: ne fa parte anche il C6O4 (PFAS a catena corta) che è stato trovato nel sangue.

Clicca anche Pfas, la Regione controlla tutti gli alimenti in Veneto

Clicca anche https://www.vicenzatoday.it/politica/pfas-ricerca-inquinanti-emergenti-regione-veneto-guarda-novembre-2019.html

Nazionalizzare l’ILVA.

Nazionalizzazione per la riconversione della produzione al fine di eliminare all’origine l’inevitabile riproduzione di inquinamento cancerogeno che colpisce lavoratori e abitanti.

Clicca qui Ex Ilva: veleni, scudo penale, reddito-lavoro e salute-vita : Alessandro Marescotti (presidente di PeaceLink),   Sergio Bellavita e Francesco Rizzo (USB).

Clicca qui Altra Liguria.

Sentenza di Barcellona: stuprata dal branco, violentata dallo stato.

14enne violentata a turno da cinque uomini: il giudice riduce la pena perché la ragazza era “incosciente” “La vittima non sapeva cosa stesse e cosa non stesse facendo, di conseguenza non aveva la capacità di accettare od opporsi ai rapporti sessuali che la maggior parte degli imputati ha avuto con lei”. Lo stato di incoscienza della ragazza, così come la sua età,  invece di essere un’ aggravante agli stupratori, per il giudice  non ci sarebbe stato stupro di gruppo ma solo “abuso“! Perchè la ragazza non si è opposta con la forza (se non fosse tragica la cosa sarebbe ridicola: ma se era incosciente…?!).

Questa sentenza vergognosa grida complicità, doppia violenza; è un messaggio di incentivo ai maschi a stuprare rischiando solo una lieve condanna, e crea un pericolosissimo precedente. Essa dimostra che anche il giudice è parte degli “uomini che odiano le donne”, che le donne sono violentate non solo dagli uomini, ma dopo dallo Stato, dai governi

Cosa distingue XR (Extinction Rebellion) da FFF (Fridays For Future).

Quale differenza fra Carola Rackete  e Greta Thunberg. Il parere di Alfonso Navarra, tra i promotori del Forum Antinucleare di XR (clicca qui), che sta organizzando manifestazioni per il summit a Londra del 70ennale della NATO.

Risorgimento Valbormida. Film documentario “Bormida”.

INVITO alla proiezione del docu-film “BORMIDA”

martedì 5 novembre a Cessole (AT) nel salone comunale alle ore 20,30
martedì 12 novembre a Monastero B.da (AT) nel castello alle ore 20,30
martedì 19 novembre a  Levice (CN) salone comunale alle ore 20,30
martedì 26 novembre ad Acqui Terme (AL) Stabile “Ex Caimano”, Via Ferraris, n° 5  alle ore 20,30.

Dopo la proiezione si informeranno i presenti degli ultimi sviluppi della vicenda ACNA, vi aspettiamo numerosi, IL FUTURO DELLA VALLE BORMIDA DIPENDE DA NOI di Alberto Momo e Laura Cantarella, già presentato al 36° Torino Film Festival. Un ciclo di proiezioni al via. 

La raccolta differenziata di plastica va all’inceneritore.

Il caso Parma-Pizzarotti  riaccende i riflettori su limiti e inganni dell’industria del riciclo che si presenta come “green“. In Italia viene avviato al riciclo il 51% della plastica che i cittadini raccolgono. La raccolta dei Comuni è scorretta. Non tutte le plastiche sono riciclabili.  Obbiettivi:  aumentare l’efficienza della filiera del riciclo e soprattutto ridurre il consumo di plastica. Clicca qui Luisiana Gaita.

La nonviolenza è antica come le montagne.

“Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre. Non ho nulla di nuovo da insegnare al mondo. La verità e la nonviolenza sono antiche come le montagne. Non c’è strada che porti alla pace che non sia la pace, l’intelligenza e la verità. Io e te siamo una sola cosa: non posso farti male senza ferirmi. Occhio per occhio… e il mondo diventa cieco. Ci sono cose per cui sono disposto a morire, ma non ce ne è nessuna per cui sarei disposto ad uccidere. Per praticare la nonviolenza, bisogna essere intrepidi e avere un coraggio a tutta prova. Nessun uomo può essere attivamente non-violento e non ribellarsi contro l’ingiustizia dovunque essa si verifichi.” Mohandas Karamchand Gandhi

Libertà di movimento, libertà per i movimenti.

Corteo nazionale a Roma. Dietro lo striscione che chiede l’abrogazione delle Leggi Sicurezza si ritroverà chi negli ultimi anni ha manifestato in ogni parte d’Italia contro la propaganda salviniana e la chiusura dei porti, si oppone alla ferocia degli sgomberi di occupazioni abitative e spazi sociali, si mobilita nei quartieri popolari, alle centinaia di realtà che hanno dato vita al corteo del 10 novembre dell’anno scorso contro la conversione in legge del primo Decreto Sicurezza. Clicca qui.

La valle che lotta non si potrà mai arrestare.

“Dodici compagne e compagni del movimento No Tav sono stati condannati in via definitiva a un anno di carcere per una mobilitazione del marzo 2012.

Tra questi Nicoletta Dosio. Le scrive Haidi Giuliani: “Così Nicoletta andrà in prigione. E’ una signora minuta e gentile, Nicoletta, una professoressa in pensione. E’ sempre vissuta dalla parte del diritto: quello degli esseri umani, degli animali, delle piante, della terra. Per questo motivo andrà in prigione, per questo motivo una volta le hanno rotto il naso. Lei no, lei non ha mai fatto violenza a nessuno.

Per questo andrà in prigione. Chi l’ha ferita, e insultata, e condannata, sta dalla parte dei soldi. Dalla parte di un mondo affaristico cieco e sordo. Dalla parte di pochi che si vogliono arricchire a spese

dei molti. E per i soldi devastano territori e raccontano falsità. Hanno grandi mezzi, molto potere. Nicoletta ha solo la propria dignità…..”

Clicca anche nella newslettera Val Susa: Beni comuni, Con quale diritto, NOTAV, FFF, Solidarietà, Emergency, Curdi, Decreto Sicurezza, Flores Solis, A21 e aggiornamenti.

Verona non è solo cori razzisti.

“Sono nato a Verona, dove abito e vivo. A Verona c’è la Casa per la Nonviolenza, ci sono i Comboniani, c’è l’istituto don Calabria, c’è il Cestim, c’è Nigrizia e c’è Azione nonviolenta. A Verona abbiamo realizzato le Arene di Pace e ieri, in tanti, abbiamo celebrato il 4 novembre dedicato ai Disertori della prima guerra mondiale. Il problema di Verona sono i veronesi che sostengono politicamente, e con il voto, una destra fascistoide (dedita agli affari, alle speculazioni, ai soldi facili), che si avvale del lavoro sporco di gruppi estremisti che crescono anche nel brodo di coltura del tifo calcistico. Minimizzare questi fenomeni razzisti e violenti (ci sono stati anche morti) equivale ad esserne complici.  Verona non è né la città dell’odio, né la città dell’amore. E’ la città opulenta dell’ignavia. Verona è bellissima vista da lontano, è meschina vista da vicino. Questi sono i due volti della città. La via d’uscita non è la contrapposizione, ma il lavoro culturale, educativo, solidale, che può trovare nuova espressione politica proprio nella pratica nonviolenta. ‘Non esiste mondo fuor dalle mura di Verona’. E’ qui che dobbiamo agire.”. La riflessione è di Mao Valpiana: clicca qui il profilo.

No guerra no Nato, dai camalli di Genova a Solbiate Olona.

Presidio  di fronte alla base Nato di Solbiate Olona, uno dei 9 comandi di reazione rapida. Oltre alle distruzioni e ai morti (90% civili) le guerre sottraggono risorse (70milioni € al giorno all’Italia) a sanità istruzione pensioni , e distruggono l’ecosistema (1 giorno di guerra uguale carburante per 1milione di auto), poi il nucleareClicca qui

La Provincia di Alessandria neghi alla Solvay l’Autorizzazione Integrata Ambientale al C6O4/ PFAS di Spinetta Marengo (AL).

No all’Autorizzazione Integrata Ambientale alla Solvay.

Il nostro allarme partì da Alessandria anche con esposti denuncia alla Procura già nel 2009,  attualmente il C6O4 (Pfas a catena corta, tossico e cancerogeno)   è oggetto di indagine in concomitanza con il processo Miteni di Trissino al tribunale di Vicenza, (clicca qui),  nonché per lo stesso la Solvay  -sotto ricatto di licenziamenti-  ha chiesto alla Provincia di Alessandria   l’Autorizzazione Integrata Ambientale AIA: contro la quale si oppone Legambiente nazionaleclicca qui il documento a Provincia e Comune. Le analitiche contestazioni scientifiche di Legambiente integrano esemplarmente quelle contenute negli innumerevoli esposti succedutisi dopo il 2009. Clicca qui il Comunicato stampa di “Movimento di lotta per la salute Giulio A. Maccacaro”.

Parte il processo PFAS contro Miteni e rimbomba per Solvay in Alessandria, tra mancate bonifiche, possibili inceneritori, allarmi per alimenti e contenitori, licenziamenti e omertà sindacali. Allarme nazionale.

Alla vigilia del processo PFOA contro la Miteni di Trissino (11 novembre),

dopo le critiche del “Movimento di lotta per la salute Maccacaro” nella costituzione delle Vittime parti civili nel procedimento penale e il sopraggiungere di nuove testimonianze: clicca qui,

si infittisce la polemica in merito alla bonifica, questione che sarà centrale nel corso del processo: clicca qui.

All’orizzonte della bonifica compare addirittura un inceneritore  che la società Ecoprogetto Venezia  intende realizzare anche a quello scopo nel sito di Fusina-Venezia: clicca qui.

D’altronde, quando si parla di Pfas si intende anche il C6O4 (Pfas a catena più corta) anche esso  trovato nel sangue. A sua volta, l’Istituto superiore di sanità ISS ha divulgato i dati che dentro il corpo dei bambini stanno arrivando  “dosi settimanali” di Pfoa, segno  che il veleno bioaccumulabile viene assunto tanto negli alimenti che dalle confezioni degli alimenti. L’allarme dunque è nazionale: clicca qui.

L’attenzione dunque si sposta di nuovo sulla Solvay di Spinetta Marengo dove il C6O4 ha sostituito il Pfoa, per anni scaricato in Bormida/Tanaro/Po.

Ebbene, ad Alessandria Solvay ha contemporaneamente inaugurato un nuovo impianto e annunciato che intende aumentare del 30% la capacità produttiva di fluoroelastomeri, cioè il Tecnoflon, perciò estendere la produzione e l’uso di C6O4: clicca qui l’autorizzazione AIA Autorizzazione Integrata Ambientale  chiesta alla Provincia,

e contemporaneamente ha annunciato la procedura di licenziamento per 28 persone.

Insomma si offre ai sindacati di convertire i licenziamenti in prepensionamenti in cambio di continuare come struzzi a non sollevare problemi insormontabili sull’utilizzo del C6O4: emissioni in atmosfera, emissione di liquidi e reflui, e relativi effetti sulla salute di lavoratori e cittadini.

Per quanto riguarda liquidi e reflui, altra coincidenza, la notizia di un inceneritore (tra Alessandria e Asti)  grazie ad un colossale finanziamento regionale ad una società mista pubblico-privata. Coincidenza, solo temporale? con l’inceneritore veneto?

Il tutto sta avvenendo coperto dal massimo silenzio delle Istituzioni e dei Sindacati. Silenzio che rompiamo.

DOCUMENTO TRASMESSO A TUTTI GLI ORGANI DI INFORMAZIONE DAL “MOVIMENTO DI LOTTA PER LA SALUTE MACCACARO”