Arrivano al ritmo di 200 al giorno gli insulti social alla senatrice sopravvissuta ad Auschwitz e testimone dell’Olocausto. Da destra le giungono solidarietà pelose. In generale, c’è grande confusione con l’uso dei termini. Tra “Antisemitismo” (è l’odio culturale e razziale nei confronti di chi professa la religione ebraica o discende dai fedeli della suddetta religione) e “Antisionismo” (oggi è il rigetto di una Palestina occupata e sempre più usurpata da Israele, vittime i popoli arabi che la possedevano da più di un millennio). Inoltre identificare “israeliani” con “ebrei” è come “italiani” con “cattolici”. Mentre c’è perfetta consonanza fra nazifascismo razzismo e antisemitismo.