“L’unica cosa che ha permeato tutta la mia vita è stata l’amore per qualunque cosa e anche per le persone (Dio mi perdoni, per quasi tutte) che ho incontrato. Qualcuno mi chiede che cosa penso di me e io dico che nella mia esistenza ho avuto due amori (come cantava Josephine Baker), uno è la Gabriella e l’altro la merceologia. Alla Gabriella, che mi ha lasciato alcuni anni fa, devo tutto perché mi ha sostenuto è sopportato per 54 anni di matrimonio felice, sempre vicino a me, sempre silenziosa è discreta, pronta a “fare” le bibliografie, a rileggere quello che scrivevo, conosceva l’italiano meglio di me, a correggere le bozze. Poi mi ha regalato un figlio, Mario, che ora ha 60 anni e che poi si è sposato con un’altra Gabriella e insieme mi hanno dato un altro regalo, mia nipote Silvia. Come vedete la mia vita è stata sempre piena di cose buone. Talvolta mi sono anche arrabbiato, e me ne scuso, ma nell’insieme credo che il filo conduttore sia stato la grande ricchezza di amore che ho ricevuto dai miei studenti universitari, dai miei colleghi e amici, dalla mia famiglia. A tutti dico grazie e auguro, con tutto il cuore, una vita bella come la mia. Poi faccio un augurio anche a me stesso, con le parole di Marcello Marchesi, “che la morte mi trovi vivo”. Giorgio Nebbia
Queste parole, che abbiamo ascoltato festeggiandolo in Senato per il suo novantesimo compleanno (clicca qui), pensiamo siano state anche il suo estremo pensiero, che fa riflettere anche il non credente. Sempre a maggio 2016, nell’aula magna del liceo Balbo di Casale Monferrato, prima le autorità in Skype e soprattutto il giorno dopo i giovani studenti benché addirittura in registrazione, avevano lungamente applaudito la sua “lectio magistralis”, lezione di scienza e di vita: clicca qui il video. Non è dunque -per tutti- un commiato ad uno dei fondatori dell’ambientalismo italiano, bensì Giorgio ci resta vivo e attuale come riferimento umano e politico quale docente universitario, pioniere di ricerche, divulgatore di un numero incredibile di libri e articoli, poderoso archivista, militante infaticabile, sempre disponibile per ogni impegno sociale e politico volto all’ambiente e alla pace, affabile e ironico e di una gentilezza innata. Un maestro capace di coniugare l’ecologismo scientifico con la necessità della giustizia sociale, il rigore tecnico con la spinta utopica, il marxismo e la religione con l’ecologia. Una eredità straordinaria. Un modello esemplare per i giovani. In più, noi abbiamo perso un amico. Barbara Tartaglione e Lino Balza “Movimento di lotta per la salute Maccacaro”.
Sono il figlio di Giorgio Nebbia e rispondo a nome suo.
Vi ringrazio per le belle parole e per condividere il nostro lutto.
Il nostro dolore è alleviato dal vedere per quante persone Papà è stato importante e quante persone lo hanno ascoltato ed apprezzato.
Se papà lo vedesse (e io sono sicuro che lo vede) ne sarebbe contento.
Mario Nebbia